Edifici fantasma, residenza dei pusher

Scoperto dai carabinieri traffico di droga in capannoni abbandonati: tre arrest

I carabinieri (foto d'archivio)

I carabinieri (foto d'archivio)

Carrara, 15 giugno 2019 -  I militari hanno passato al setaccio gli edifici abbandonati e le case ‘fantasma’ producendo una raffica di arresti. I militari hanno intensificato i controlli sugli edifici e i terreni abbandonati che si trovano nei vari quartieri della città e che possono diventare luogo di ritrovo di malintenzionati senza fissa dimora, oppure di sbandati e stranieri irregolari. Si tratta di fabbricati e case «fantasma» che vengono occupati abusivamente, oppure utilizzati come luoghi di spaccio per vendere dosi di droga agli acquirenti che poi consumano le sostanze sul posto, lasciando evidenti «tracce» del loro passaggio.

All'interno di una vasta area adiacente una fabbrica abbandonata che si trova a Turigliano, a poche decine di metri da un grande supermercato a ridosso dell’Aurelia, i carabinieri si sono addentrati in un percorso ad ostacoli seguendo uno dei sentieri che attraversa una specie di «parco» sterrato pieno di cespugli spinosi, arbusti ed erba alta, dove hanno trovato siringhe abbandonate, rifiuti di ogni genere e aree di bivacco. Ad un certo punto sono spuntati dal nulla due volti «noti» ai militari, originari del Marocco e con una sfilza di precedenti penali alle spalle, che si erano drogati da poco. Dopo aver individuato il foro della recinzione utilizzata dagli intrusi per accedere in quell’area, i militari hanno fatto irruzione in un’abitazione poco distante che si trova lungo via Piombara. I militari hanno trovato giacigli di fortuna con vecchi materassi, il tutto tra i rifiuti e in una precaria situazione igienico sanitaria. Ispezionando tutti gli ambienti, è stato trovato nascosto nel bagno un marocchino, ricercato. Ora dovrà scontare in carcere sette mesi.

Stessa sorte è toccata ad un altro magrebino di 29 anni, anche lui ricercato per una condanna a sette mesi di carcere per spaccio di droga nel 2017. I militari di Marina, invece, si sono messi sulle tracce di un pregiudicato 23enne marocchino, che da alcune settimane non si era più presentato in caserma per rispettare l’obbligo di firma. L’uomo negli ultimi tempi era sparito dalla circolazione e il giudice, informato dai militari, aveva ordinato la sua cattura per riportarlo in carcere. Dopo aver setacciato varie abitazioni abbandonate dove il giovane era solito trovare rifugio, i carabinieri lo hanno rintracciato e per lui si sono aperte le porte del carcere. Un intervento concreto e diretto degli uomini dell’Arma per contrastare il degrado. Lotta che stiamo portando avanti anche noi come giornale con il ‘Cittadino cronista’. A proposito delle ultime «retate» dei carabinieri per contrastare le occupazioni abusive, il maggiore Cristiano Marella, comandante della compagnia cittadina, spiega l’operato dei suoi uomini: «Le operazioni anti degrado portate a termine negli ultimi giorni hanno confermato come spesso gli edifici abbandonati diventino il rifugio ideale non solo per i senzatetto, ma anche per pregiudicati o spacciatori senza fissa dimora. Per debellare forme di abusivismo e criminalità diffusa legate a questo tipo di fenomeno, sono importantissime le segnalazioni dei cittadini, è sufficiente una telefonata al 112, oppure direttamente ad una delle caserme presenti in tutto il territorio della nostra città per consentirci di verificare ogni possibile situazione di rischio legata alla presenza di abusivi che soggiornano irregolarmente nei fabbricati abbandonati».