Ecco la mozione di sfiducia Ma arriva dall’opposizione

Il documento boccia l’intero operato dell’amministrazione di centrodestra. Ma potrebbe avere le firme dei ’dissidenti’ di maggioranza e poi anche i voti di FdI

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Potrebbe essere febbraio il mese giusto per l’approdo in consiglio comunale della mozione di sfiducia al sindaco Francesco Persiani. Anzi, alla giunta tutta. L’aggiunta non è pleonastica: potrebbe essere proprio il documento della minoranza a poter trovare la strada del voto che andrebbe a chiudere così prima del tempo il mandato amministrativo della prima maggioranza di centrodestra a Massa. Una mozione presentata da 8 consiglieri di opposizione, e dagli stessi firmata e protocollata a palazzo civico, che boccia tutto l’operato dell’amministrazione massese, certo guidata dal sindaco Persiani, a cui va sotto il profilo tecnico la sfiducia, ma che punta a criticare ogni azione portata avanti dal centrodestra, comprese quelle di Fratelli d’Italia con l’assessore Guidi. Eppure potrebbe essere questa l’unica a vedere la luce e a portare a casa il risultato. Perché? Il motivo è semplice.

Partiamo dai presupposti. La mozione dei dissidenti di maggioranza, Fratelli d’Italia in primis, critica certo solo il primo cittadino con l’intenzione di uscire puliti dalla disfatta e fare una campagna elettorale sul velluto a favore dell’assessore Marco Guidi. Una mozione che solo parte della minoranza è disposta a firmare ma, soprattutto, a votare in consiglio perché diversi oppositori non sono disposti a fare un assist all’attuale assessore ai lavori pubblici. Insomma, 10 firme dei dissidenti di centrodestra ci sono, altre 4 dell’opposizione: 14 bastano per presentarla ma non per farla passare e far cadere il sindaco, con il conseguente scioglimento di giunta e consiglio e l’arrivo di un commissario straordinario. Ritrovarsi con una mozione di sfiducia presentata e bocciata in consiglio significherebbe per Fratelli d’Italia ritrovarsi con la bomba fra le mani pronta a esplodere. Ecco l’alternativa. Basta trovare alcuni consiglieri di maggioranza disposti a sottoscrivere la mozione dell’opposizione: ne bastano 5 con gli 8 di opposizione che l’hanno già sottoscritta. Antonio Cofrancesco ha già dato la sua adesione informale. Ci sono poi i dissidenti di Forza Italia a cui certo non pesa votare una mozione che sfiducia tutti, tanto qualcuno il passaggio di partito lo ha già fatto una volta (Luca Guadagnucci, Sergio Menchini), oltre a Stefano Benedetti che un giorno sì e l’altro pure il sindaco lo ha già sfiduciato più volte pure sui social. Il quinto voto potrebbe arrivare sempre da rappresentanti della lista Persiani sindaco (ex o meno che siano). Ecco 5 voti che bastano per portarla in consiglio senza che Fratelli d’Italia debba sporcarsi le mani prima di dare il voto definitivo e chiudere la partita.

Le mosse sono state fatte. Il segretario generale ha detto che per aggiungere firme la mozione deve essere ripresentata e protocollata nuovamente e la raccolta è ripartita ieri pomeriggio. L’opposizione ha la parola di diversi membri di maggioranza e già anche qualche firma. Questione di ore e potrebbe tornare a palazzo civico, a quel punto scatterebbe il conto alla rovescia per la sua votazione a questo punto all’inizio di febbraio.