Anche nel mondo occidentale spesso in passato la donna è stata vittima di ingiustizie e violenze, trasformata da vittima in colpevole e tuttora sopravvivono pregiudizi e stereotipi difficili da sradicare. Cos’hanno in comune ad esempio la mitologica Medusa, la pittrice seicentesca Artemisia Gentileschi, le ragazze romane Rosaria Lopez e Donatella Colasanti, la siciliana Franca Viola? Pur essendo lontanissime per epoche e contesti, le lega il fatto di aver subito violenza da parte di uomini e di essere state accusate di averli provocati, in qualche modo di “essersela cercata”: Medusa trasformata in mostro da Atena per aver, con la sua bellezza, suscitato il desiderio di Poseidone, Artemisia processata e torturata per aver denunciato (prima nella storia) la violenza del collega Agostino Tassi, Rosaria e Donatella colpevoli solo di aver dato ingenuamente fiducia a tre “bravi” ragazzi della Roma bene, Franca per aver “scandalosamente” rifiutato il matrimonio riparatore col suo rapitore. Donne vittime le cui storie fanno riflettere sulla necessità di dire NO a una visione ingiusta, violenta e volgare della donna, indegna di una società civile.