Dona “hi fi” al reparto Oncologia in ricordo del padre Francesco per rimpiazzare quello rubato

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di Maria Nudi

Un dono in ricordo del padre Francesco, scomparso quattro anni fa per una patologia oncologica e che il 7 dicembre avrebbe compiuto 60 anni. Sara Balloni (nella foto), 27enne massese, ha donato al reparto di oncologia del Noa il suo impianto hi fi rubato nei giorni scorsi. Un gesto che risana la ferita lasciata dal furto nella sala del reparto intitolata a Maria Dolci e dedicata a creare momenti di serenità per i malati oncologici e le loro famiglie. Dopo la donazione di Stefano Antonelli, medico dell’Opa che ha portato la sua chitarra, arriva il gesto della giovane massese.

"Ho saputo del furto in oncologia – racconta Sara Balloni – e ho deciso di donare il mio impianto. Se sarà utile e se regalerà un sorriso ai pazienti che lottano contro la malattia ne sarò felice. Sono certa che mio padre Francesco avrebbe fatto la stessa cosa. Mio padre ha affrontato la malattia con accanto la sua famiglia. Penso ai pazienti che arrivano da fuori e che magari sono da soli se la musica può regalare loro un sorriso sono davvero felice. Ricordare mio padre è sempre un’emozione forte". E così, grazie al gesto di Sara, nella sala ‘Maria Dolci’ ora di nuovo non manca altro.

Uno spazio dall’alto valore simbolico la sala dove era stato divelto dal muro l’impianto hi-fi e rubata una chitarra. La sala è intitolata alla dottoressa Dolci, medico diabetologo che ha prestato servizio in ospedale ed è stata poi paziente del reparto diretto da Andrea Mambrini. E’ stata inaugurata da poco e rappresenta per tutti uno spazio libero dal dolore, in cui ci si può abbandonare a racconti, sentire musica sorseggiando un thè o una tisana: un toccasana per i pazienti, realizzato anche grazie al generoso dono dei familiari della professionista, molto amata da tutti.