Don Turini festeggia 60 anni di sacerdozio

Dal presepe vivente alle rassegne corali e alle processioni: un operato al servizio di tutti

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AULLA

Sessant’anni di sacerdozio per Don Roberto Turini, parroco di Quercia, Olivola e Piano di Collecchia. Don Roberto è nato a Pontebosio di Licciana Nardi, il 23 agosto 1936, entrato nel Seminario Minore di Aulla per i tre anni delle medie, ha poi proseguito gli studi e la chiamata del Signore nel Seminario Maggiore Vescovile di Massa, il 24 giugno 1960 ed è stato consacrato sacerdote. A soli 24 anni anni fa la prima esperienza sacerdotale a Castelnuovo Garfagnana, come cappellano del Duomo, poi torna a Massa come vicerettore al Seminario Maggiore Vescovile e inizia la carriera di insegnante di Religione. Nel 1967 ritorna in Lunigiana, viene destinato alla Parrocchia di Quercia, alla quale si aggiunsero le parrocchia di Olivola e di Piano di Collecchia. Don Roberto è molto conosciuto e molto amato, la sua attività di sacerdote è immensa, ideatore di importanti manifestazioni di valorizzazione delle tradizioni laiche che ha saputo innestare sulle feste religiose come la Sagra di focaccetta di Vaccareccia, collegata alla festa del Patrono o la Cucina nel Borgo. Ha affiancato a queste iniziative la Messa degli artisti. E Nelle sue parrocchie non manca nulla, dal presepe vivente dei bambini del catechismo di Olivola, alle rassegne corali che si svolgono nel periodo natalizio, alle tante processioni. Come dimenticare un evento come il disarmo totale, che si svolge ogni anno sotto la calza del Guinness dei primati? Oggi don Roberto soffre i malanni dell’età, ma resta sempre pronto all’ascolto con grande attenzione ai bisogni delle persone. "Nutre un grande amore per le sue parrocchie - dicono di lui - , lo percepiamo dal suo sguardo durante le celebrazioni religiose, ci ama in una fede profonda, è esempio per tutti noi.

M.L.