Don Euro, religioso indagato: il vescovo lo estromette dal sacerdozio

Tiene banco da tempo la storia del prete che avrebbe chiesto insistentemente denaro ai suoi parrocchiani. Le accuse sono truffa ed estorsione nei confronti dei fedeli

Don Luca Morini, soprannominato don Euro per il suo tenore di vita

Don Luca Morini, soprannominato don Euro per il suo tenore di vita

Carrara, 1 marzo 2018 - Esonerato da tutti gli obblighi sacerdotali don Luca Morini, il parroco di Massa Carrara ribattezzato anche 'don Euro', indagato per truffa ed estorsione nei confronti dei fedeli nell'ambito di un'inchiesta su sue presunte spese 'allegrè. L'esonero è stato deciso dalla Congregazione per il clero e a renderlo noto è stato il vescovo di Massa Carrara e Pontremoli, mons. Giovanni Santucci, con un comunicato diffuso dalla diocesi.

«Gianluca Morini - si legge nella nota - perde lo stato clericale con relativa dispensa dagli obblighi sacerdotali». Il procedimento canonico nei confronti di don Morini, che per le accuse avrebbe utilizzato il denaro dei fedeli a scopi personali, era stato aperto dopo l'indagine «praevia» avviata a livello diocesano nel 2015, anno in cui un escort denunciò ai media la condotta del parroco, indicandolo come suo amante.

«La sanzione disciplinare - si legge ancora nella nota della diocesi - datata gennaio 2018 e trasmessa dalla Congregazione per il Clero, a norma del diritto ecclesiastico, sancisce l'esclusione del presbitero dall'esercizio del sacro ministero, esonerandolo da tutti gli obblighi previsti». A gennaio scorso la procura di Massa Carrara ha chiesto il rinvio a giudizio di don Morini e anche del vescovo di Massa Carrara: nei confronti di quest'ultimo ipotizzate le accuse di frode e l'estorsione in relazione a presunte pressioni che avrebbe fatto su un'assicurazione per concedere a don 'Euro' un punteggio di invalidità superiore al dovuto e per un passaggio di denaro dal conto della Curia a quello del parroco.