Dalla legge di bilancio al ricorso bocciato dal Tar

L’iter che ha portato al risultato con il confronto nelle conferenze di zona

Dalla legge di bilancio al ricorso bocciato dal Tar

Dalla legge di bilancio al ricorso bocciato dal Tar

Ma rivediamo il percorso che ha portato alle quattro fusioni così come riportato dalla delibera. Si parte dalla legge di bilancio già citata del 2023 con la Regione che impugna davanti alla Corte Costituzionale le disposizioni nazionali. Successivamente interviene il decreto interministeriale di giugno 2023, già citato, rispetto al quale la Regione esprime parere negativo in sede di Conferenza unificata Stato-Regioni e in seguito fa ricorso al Tar del Lazio. Nel frattempo la Regione a settembre delibera di mantenere inalterato anche per il prossimo anno scolastico il numero delle istituzioni: sulla base di questo il consiglio provinciale a novembre approva il piano provinciale solo per quanto riguarda l’offerta formativa.

In seguito accade che il 6 novembre il Tar del Lazio respinge la richiesta di sospensiva rispetto a quanto stabilito dal decreto interministeriale e fissa il giudizio di merito per febbraio 2024. Il 21 novembre, invece, la Corte Costituzionale respinge il ricorso per incostituzionalità delle norme stabilite dalla legge di bilancio. La Regione a questo punto il 4 dicembre con delibera della giunta ritira quanto approvato a settembre e dà il via libera ai criteri sugli accorpamenti. A dicembre partono anche i confronti territoriali.

La Conferenza zonale della Lunigiana, così come riporta la comunicazione dell’Unione dei Comuni, propone la fusione del Comprensivo Bonomi di Fosdinovo con il Comprensivo Buonarroti di Marina di Carrara e in subordine con il Moratti di Fivizzano. A seguito degli accertamenti istruttori della Provincia con la Regione l’ipotesi fusione con Marina di Carrara è ritenuta non conforme in quanto il Bonomi risulta collocato in ambito diverso rispetto al Buonarroti. Rispetto al Tifoni la stessa Conferenza si era espressa per il mantenimento dell’autonomia in considerazione del fatto che all’interno dello stesso è compreso il plesso di Zeri, comune ultra periferico, e, in subordine, la fusione con il Ferrari.

La Conferenza zonale delle Apuane esprimeva, riguardo al comune di Massa, la contrarietà all’effettuazione degli accorpamenti tra Malaspina e Massa 6, ritenendo che i numeri attuali delle iscrizioni ai due comprensivi "non possa giustificare le operazioni di accorpamento" e quindi chiedeva di mantenere l’autonomia degli stessi non formulando nessuna proposta di accorpamento.

Per Carrara, anche se non di competenza della conferenza zonale perché di spettanza della Provincia, restando la contrarietà all’accorpamento, esprimeva, in caso di operazioni in tal senso, in prima ipotesi l’accorpamento con il Liceo artistico Gentileschi e in seconda con l’Istituto Galilei.