Dal teleconsulto alle videoconferenze

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L’emergenza Covid ha cambiato anche la gestione dei Servizi per le dipendenze patologiche. "Abbiamo intensificato gli accessi domiciliari – racconta il responsabile Maurizio Varese – per portare i farmaci a casa del paziente, bardati da capo a piedi. Le infermiere non si sono mai tirate indietro, e i medici sono sempre presenti al lavoro". Una riorganizzazione partita il 26 febbraio, in anticipo pure sul primo Dpcm. "Ascolto e consiglio sono stati fatti per telefono poi ci siamo attrezzati con il teleconsulto in videoconferenza. Per i pazienti più anziani continuiamo a fare qualcosa in presenza, singolarmente".

Il Serd garantisce anche la terapia per la dipendenza da oppiacei con metadone e farmaci analoghi: "Per garantire la sicurezza di tutti – prosegue Varese – abbiamo allungato gli orari di apertura, cercando di scaglionare il più possibile i pazienti. E’ stato predisposto all’ingresso un punto di controllo. Inoltre abbiamo prolungato a una settimana l’affidamento dei farmaci. Non è facile gestire questo servizio: a livello di area vasta sono circa 3.000 accessi al mese di cui 450 fra Massa e Carrara ogni 15 o 20 giorni, solo per prendere i farmaci. Poi visite, colloqui con psicologo, assistente sociale o medico. Senza dimenticare i prelievi delle urine".

Fra.Sco.