Da Gragnana a Torano Rinasce il sentiero degli antichi cavatori

Il Cai ha rimesso a posto il tragitto del "Cammino di Aronte". I lavoratori delle cave lo percorrevano all’alba e al tramonto

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Da Gragnana a Colonnata sulle orme dei cavatori. Pronta una delle prime tappe del Cammino di Aronte che ripercorre il sentiero tracciato per i lavoratori del bacino di Torano oggi immerso fra ulivi, muri a secco, orti terrazzati e antiche costruzioni in pietra. Il progetto di turismo lento attorno al centro cittadino che coinvolge Fondazione CrC come ente capofila con la Fondazione Progetti, Comune, Cai , Camera di commercio, Panathlona e Anffas piano piano sta prendendo forma. Circa l’80% di sentieri e strade bianche è già stato tracciato, pulito e sistemato dai soci e volontari del Cai di Carrara. "Da Gragnana – spiega il presidente del club alpino carrarese Luigi Vignale – inizia la via dei Cavatori. Un percorso che sale al Monte d’Arma per poi scendere dalla parte opposta al paese di Torano. E’ stato ripulito e inaugurato nel 2017. Un antico sentiero che ancora offre tracce di quella che era la sua funzione nell’antico passato: da Gragnana partivano alle 4 di mattina i cavatori per raggiungere le cave del bacino di Torano, come quella del Polvaccio, per poi ripercorrerlo a sera per tornare a casa". Si tratta di una delle prime tappe del Cammino di Aronte in senso orario che partendo da Fossone raggiunge Fontia e ha una diramazione verso Castelpoggio. "Attraversando il bacino di Fantiscritti – spiegano dalla Fondazione Progetti – si arriva all’inizio del bacino di Colonnata dove si trova, restaurata, l’antica stazione di scambio ferroviario del Tarnone, ad oggi inutilizzata, che potrebbe diventare luogo futuro di ospitalità e ristoro. Da qui parte la deviazione per Colonnata e lungo il percorso si può con breve deviazione salire alla Cava Romana, un luogo archeologico di rilievo nazionale, dove sono evidenti le tracce di come un tempo gli antichi romani escavavano il marmo".