Da Casette a Shangai col Ciorchiello La favola bella di Stefano Bacchelli

Originario del paese massese è diventato ’chef executive’ stellato del noto ristorante ’Da Vittorio’ in Cina. E per Pasqua ha lanciato il dolce tipico della sua terra: "Nasce come simbolo di solidarietà e tale è rimasto"

Lo chef Stefano Bacchelli

Lo chef Stefano Bacchelli

di Maria Nudi

Porta nel suo cuore la immagine della nonna Ernesta e delle zie che per la domenica delle Palme impastavano gli ingredienti di un dolce tipico di una manciata di case tra Caglieglia e Casette, sopra Massa. Si tratta del Ciorchiello, dolce tipico della zona che si prepara ancora oggi per la domenica prima di Pasqua e che diventa un momento di incontro tra famiglie. Un momento magico di una tradizione che rende il cuore di tutti gli abitanti vivo e pulsante. E così, con quel ricordo nel cuore, Stefano Bacchelli, uno chef stellato, un big nel suo settore, ha deciso che il Ciorchiello diventasse una torta simbolo anche a Shangai, dove è "chef executive" in uno dei ristoranti più autorevoli e famosi della Cina e del mondo: ’Da Vittorio’. Da due anni il Corchiello è volato nel paese della Grande Muraglia. La storia di Stefano Bacchelli, massese nato appunto tra Caglieglia e Casette, ha il sapore di una favola moderna che in tempi difficili come questi regala speranza e gioia. La Nazione lo ha raggiunto fino in Cina.

"Sono nato nel 1987 e ho frequentato l’istituto alberghiero Minuto di Marina di Massa – dice –. Dopo il diploma ho lavorato nella zona. A 21 anni ho lasciato casa per realizzare i miei... sogni nel cassetto. Il primo era quello di diventare uno chef affermato. Ho lavorato così nelle cucine di vari ristoranti, anche stellati Michelin, in Francia, Italia e Svizzera. Nel 2019 è arrivata la svolta in Cina dove sono arrivato per l’apertura del ristorante ’Da Vittorio’ in qualità di chef executive". Stefano si racconta con modestia, senza alcuna presunzione, nonostante oggi nel suo settore sia una autorità e una eccellenza internazionale. A Shangai gli è arrivata la stella dopo appena 3 mesi dall’apertura.

Quando ha proposto il Chiorchiello in Cina?

"Nel 2020. Ho voluto fare omaggio a un prodotto tipico del mio paesino, perché ho voluto dare lustro e importanza alle persone che ancora oggi lo preparano in segno di pace e di solidarietà. In questo modo ho mostrato rispetto alla tradizione a me cara, quella familiare".

Da quanto tempo non viene in Italia?

"Purtroppo da due anni per via del Covid. Avrei voluto ma non è stato possibile. I miei parenti più stretti vivono ancora tra Caglieglia e Casette. In questo periodo, tra l’altro, Shangai è di nuovo in lockdown. E il Ciorchiello arriva a casa come segno di speranza. Il ricavato infatti va in beneficenza per volontari e personale medico". Stefano Bacchelli ha realizzato il suo sogno, diventare uno chef affermato e lanciare una tradizione di famiglia, della sua terra. Il Ciorchiello ora è arrivato in Cina ed ha riscosso successo. Una favola bella che esalta anche Casette e Caglieglia.