Custodivano un arsenale in casa Padre e figlio denunciati dalla polizia

Sequestrati fucili, pistole, munizioni, polveri ed esplosivi

Polizia in azione (foto di repertorio Attalmi)

Polizia in azione (foto di repertorio Attalmi)

Carrara, 14 novembre 2018 - Avevano in casa un vero e proprio arsenale senza porto d’armi: denunciati padre e figlio per possesso di armi, esplosivi e munizioni.  Un ingente quantitativo di armi e proiettili è stato sequestrato a due italiani dalla polizia nel corso di una brillante operazione della squadra amministrativa mirata a verificare l’osservanza della disciplina in materia di armi, custodia e permessi. Nell’ambito dei controlli sul possesso di armi, il settore di polizia amministrativa ha perquisito la casa A.B., 68 anni, al quale nei mesi scorsi era stato ritirato il porto d’armi e le stesse armi a titolo cautelativo. In un capannone della sua residenza, gli agenti hanno trovato una vera e propria Santa Barbara: apparecchiature adibite all’assemblaggio ed al caricamento di munizioni e, nello specifico, due macchinari per la ripulitura dei bossoli, un dosatore di polvere da sparo e tre presse manuali, oltre ad ingenti quantitativi di munizioni di diverso calibro e cinque contenitori di polvere da ricarica per cartucce, di cui due integri e tre parzialmente utilizzati. Non solo l’armamento era stato appena utilizzato dal momento che ogni operazione pare fosse stata sospesa con l’arrivo della polizia. Per completare i controlli la squadra amministrativa ha richiesto l’ausilio di personale della volante del commissariato. Così il capannone è stato sequestrato per flagranza di violazione delle norme sulla sicurezza e sulle armi. Con l’immobile sono stati posti sotto i sigilli anche considerevoli quantitativi di cartucce complete, ogive, inneschi e bossoli di diverso calibro, unitamente a circa otto chili di polvere da ricarica per cartucce, otto caricatori per carabina, un pugnale, una bilancia di precisione utilizzata per la pesatura della polvere da sparo.  Successivamente la polizia è passata ai controlli nell’abitazione di A.B., visto che gli era stata sospesa, agli inizi del 2018, la licenza di porto fucile uso tiro a volo, e visto che non aveva alcun titolo per detenere armi.

La perquisizione è passata, dopo l’abitazione di residenza dell’indagato, anche all’immobile di effettiva dimora dell’interessato. Lì sono state trovate e sequestrate ulteriori cartucce, ogive ed inneschi di vari calibri, oltre ad ulteriori due chili e mezzo di polvere da ricarica per munizioni, suddivise in ulteriori quattro contenitori. Ma non è finita qui: altre armi sono saltate fuori dalla cantina, dove erano custoditi degli armadietti blindati. Per la precisione quattro pistole e sedici fucili, nella disponibilità del figlio, M.B., 31 anni, tre delle quali, una pistola semiautomatica calibro 22 e due carabine, risultavano, alla polizia, dichiarati in luogo diverso da quello indicato in sede di denuncia di possesso armi. Per questo sono scattati i guai anche per il figlio che è stato deferito per omessa custodia di armi ed omessa ripetizione di denuncia ed al sequestro penale di tutte e venti le armi trovate. Anche l’immobile di residenza del figlio veniva, pertanto, sottoposto ad accurata attività di perquisizione domiciliare.