Ctt, scattano i licenziamenti

Partite le prime lettere per i dipendenti indagati. Silenzio dei sindacati

 Uno dei ‘ladri di carburante’ ripreso dalle telecamere della Finanza

Uno dei ‘ladri di carburante’ ripreso dalle telecamere della Finanza

Massa, 10 febbraio 2019 - Pronte le lettere di licenziamento, alcune già partite, per i dipendenti «infedeli» del deposito del Consorzio Toscano Trasporti (Ctt), in via Catagnina, coivolti nella prima trance dell’indagine della Procura apuana andata avanti per mesi lo scorso anno e culiminata con il blitz nel deposito di via Catagnina nell’autunno scorso. Indagine, nella quale è stata impegnata la polizia stradale, con la quale l’autorità giudiziaria ha smascherato rilevanti furti di carburanti e di altro materiale, i pezzi di ricambio per i pullman, messi a segno da alcuni dipendenti, non autisti, che lavoravano nel deposito di via Catagnina. Le immagini delle telecamere piazzate dagli investigatori hanno immortalato l’andazzo disinvolto di chi portava via gasolio e mezzi di ricambio. Furti che hanno provocato episodi gravi.

Alcune volte prendeva fuoco il motore dei mezzi di trasporto, altre si rompeva un pezzo meccanico ed in alcuni casi usciva olio dal serbatoio. All’indomani della bufera giudiziaria scaturita dalla denuncia dello stesso Consorzio Toscano Trasporti, allarmato da questi episodi, la azienda aveva annunciato che non ci sarebbe stata alcuna indulgenza per quei dipendenti che avevano avuto un comportamento di infedeltà nei confronti dell’azienda stessa. Dai provvedimenti di sospensione ai licenziamenti decisi al termine dell’iter disciplinare. Una lettera di licenziamento è stata recapitata venerdì e ne sarebbero state recapitate anche altre due. Ma di provvedimenti di licenziamento pronti ad essere recapitati ce ne sono altri. In totale si potrebbe arrivare alla metà dei dipendenti coinvolti dal punto di vista giudiziario: la valutazione disciplinare segue binari diversi da quelli tecnicamente giuridici.

Bocche cucite in azienda e bocche cucite in ambito sindacale per una vicenda delicata che ha avuto gli esiti di un terremoto giudiziario quando il 17 ottobre del 2018 è scattato il bliz della polizia stradale nel deposito di via Catagnina. I provvedimenti disciplinari non si erano fatti attendere ed erano scattate le sospensioni dal servizio. Nel fine settimana è iniziato il capitolo successivo che riguarda i licenziamenti. Intanto la Procura ha aperto un secondo filone di indagine allargando la lente degli accertamenti. L ’autorità giudiziaria vuole verificare se chi aveva il compito di controllare il comportamento dei dipendenti, coinvolti nella prima trance, lo abbia fatto in modo corretto oppure se siano state commesse negligenze o condotte illecite come la omessa vigilanza. Non sono quindi esclusi ulteriori colpi di scena sotto il profilo giudiziario mentre la prossima settimana si annuncia all’insegna di altri licenziamenti.