"I naviganti bypassano le nostre cave"

Operatori delusi, "a bordo non vengono venduti i pacchetti per il tour del marmo"

Turismo, crociere

Turismo, crociere

Carrara, 29 luglio 2018 - La netta divisione tra monti e mare: la nave da crociera non passa inosservata, i suoi 264 metri si vedono già dallo stadio. «Parliamo di oltre 2mila persone – spiegano i commercianti a Fantiscritti—, è necessario sfruttare questa opportunità». L’aria fresca dei Ponti di Vara si mescola all’amarezza di chi ha un’attività e rimane confinato a mille metri sul livello del mare. Il viaggio inizia proprio dal ponte, sosta obbligata per macchine fotografiche, e ripercorre un tragitto che gioverebbe alle attività in «alta quota». «Bisognerebbe vendere dei pacchetti a bordo e permettere ai turisti di raggiungere le nostre attività — parla Francesca Dell’Amico, titolare di MarmoTour a Fantiscritti –, è questo il momento con maggiore affluenza». Dalle guide che organizzano i tour alle cave, scopriamo che a bordo delle navi che fanno scalo a Spezia e Livorno vengono venduti i pacchetti per Carrara, cosa che non avviene per quelle che fanno scalo diretto a Marina. .

Si attende lo stesso iter per lo scalo marinello che invece vede pullman diretti a Pisa e Firenze. «Maggiore turismo sarebbe un grande traguardo – spiega Carlo Danesi, titolare della larderia «Mafalda» a Colonnata e vicepresidente dell’associazione «Fai vivere Colonnata» –, i turisti che accogliamo sono entusiasti di visitare le larderie. Penso che se avessimo un parcheggio e un sistema di navette potremmo fare passi da gigante». Reduci da due frane stradali che hanno creato disagi, i colonnatesi raccontano di due mesi estivi che hanno messo in ginocchio diverse attività con svariati pullman annullati per la viabilità. Ma la storia parte proprio dalla cava romana in località Fossacava, dove un sito di interesse europeo rimane nascosto, proprio come il nuovo l’ufficio informazioni «Tarnone» che attende l’apertura.

La frase «turismo fai da te» riecheggia tra i bacini. «Non ci sono mezzi che agevolano gli arrivi – dice Alberto Danesi della Cava Museo a Fantiscritti –, ci vorrebbe una navetta per facilitare gli arrivi dei turisti». Maria Nicoli ha un negozio di souvenir a Colonnata, quest’ultima frazione conta circa 300 abitanti con un 10 per cento di partite Iva e 18 larderie: «Da anni chiediamo una navetta: la chiusura della strada ha gravato troppo sul nostro commercio». Sulla strada per Colonnata incontriamo la «Larderia della Stazione», un ex deposito lizzatura e primo punto di soccorso cave risalente al 1800, di Bruna Guadagni: «Maggiore turismo sarebbe la ricompensa per anni di sacrifici e potrebbe colmare quel vuoto creato nei 2 mesi di chiusura della strada che ci ha notevolmente penalizzati».