Croce Bianca addio, firmato l'accordo: così termina un secolo di storia

Mille euro a testa e la promessa di Anpas di un ’riassorbimento ’ nella Pubblica assistenza di Carrara che ora controllerà anche i servizi

Chiude dopo un secolo di storia la Croce Bianca, sopra Nino Mignani

Chiude dopo un secolo di storia la Croce Bianca, sopra Nino Mignani

Massa, 13 agosto 2022 - Addio alla Croce bianca. Dopo oltre un secolo di storia, innumerevoli servizi alla città, centinaia di ragazzi diventati uomini con addosso la divisa di una delle più importanti associazioni del terzo settore della provincia, sono arrivati i titoli di coda. Ieri è stato firmato l’accordo tra sindacati, Anpas e lavoratori. Un pezzo di storia di Massa che si chiude. L’ormai ex presidente Nino Mignani, uscito dal tavolo delle trattative ha preferito non parlare, per lui il dolore era troppo.

Ai dipendenti andranno mille euro a testa e l’accesso alla Naspi per andare in disoccupazione. Anpas si è detta pronta al ’riassorbimento’ dei dipendenti nei prossimi due anni tramite le associazioni già presenti nel territorio. Dopo l’accordo saltato due settimane fa con i sindacati, visto il mancato accreditamento della neonata Croce Verde di Montignoso con Asl, Anpas ha guardato oltrefoce per il futuro dei servizi, alla Pubblica assistenza di Carrara. Il presidente Fabrizio Giromella analizza il caso: "Abbiamo a cuore i servizi e prenderemo in carico quelli che verranno affidati dalla Regione. Anche per quanto riguarda i dipendenti la promessa è quella di cercare di riassorbirli nei prossimi mesi. Ovviamente non ci caricheremo del debito, ma cercheremo di tutelare dipendenti che hanno perso un lavoro e i servizi che richiede la comunità. Domani (oggi, ndr) insieme a Anpas spiegheremo nei dettagli questa operazione".

Con oltre un milione e 200mila euro di debiti si chiude la storia della Croce bianca, iniziata nel 1898. Crediti verso fornitori e contributi non pagati all’Inps, dipendenti senza stipendio da aprile, hanno pesato come un macigno sul ’malato terminale’. L’associazione è ora in liquidazione e si avvia verso la cancellazione, strangolata dai debiti.

C’è però chi non si dà per vinto, come il volontario Domenico Piedimonte. "Ho fatto una promessa alla città e la mantengo. Siamo andati in banca per gli ultimi dettagli necessari ad aprire il conto corrente da utilizzare per fare donazioni a favore dei dipendenti. Martedì dovremmo essere pronti. Anche se l’associazione ’chiude’, mi pare giusto cercare di aiutare i dipendenti. L’obiettivo già dichiarato sono 50mila euro. Andiamo avanti e organizzeremo una fiaccolata per sensibilizzare la città. Di pari passo concluderemo la relazione con gli esperti, anche per capire che cosa ne sarà del palazzo della Croce bianca. Mi sembra giusto fare in questo modo, in rispetto di coloro che hanno lavorato per sostenerci quando eravamo in difficoltà".