Cremonini vuole investire alla Fola: userà i capannoni della Provincia

Nella frazione di Villafranca, l’azienda alimentare vorrebbe allevare bovini nelle stalle inutilizzate dagli anni Ottanta

 Davide Cremonini, Filippo Bellesi, Gianni Lorenzetti e i tecnici che ieri erano ad Irola

Davide Cremonini, Filippo Bellesi, Gianni Lorenzetti e i tecnici che ieri erano ad Irola

Massa, 17 marzo 2018 - IL GRUPPO Cremonini, leader nel settore alimentare, è interessato a investire in Lunigiana. A Villafranca in particolare. La zona a cui il gruppo sarebbe interessato è nella frazione di Irola, alla Fola, dove ci sono diversi capannoni adatti all’allevamento di bovini. Ieri pomeriggio c’è stato un sopralluogo fatto dal sindaco Filippo Bellesi, dal presidente della Provincia Gianni Lorenzetti e da Davide Cremonini dell’omonimo gruppo. «Mettere assieme Comune, Provincia e impresa - ha esordito il sindaco - è un buon punto di partenza. Il gruppo Cremonini è molto importante a livello italiano, c’è la concreta possibilità di riqualificare la Fola di Irola, sistemando stalle inutilizzate dagli anni Ottanta.

Questo potrebbe creare anche posti di lavoro, visto che il gruppo punta a coinvolgere anche giovani agricoltori». Quella è una zona vasta, di proprietà della Provincia, dove ci sono enormi stalle e alcuni capannoni utilizzati dalla Protezione civile. «E’ una iniziativa che ci rende soddisfatti - ha aggiunto Bellesi - , speriamo di poter realizzare il progetto in tempi brevi. C’è la disponibilità da parte della Provincia di verificare le condizioni dell’area da affittare al gruppo, l’agibilità dei capannoni. Bisogna procedere in questa direzione, il gruppo è solido e ha focalizzato la sua attenzione sul nostro comune». «Noi rispettiamo le esigenze del territorio - ha aggiunto Lorenzetti - i beni pubblici vanno alienati o messi a reddito, inutile tenere zone chiuse. Trasformare un’area improduttiva per creare posti di lavoro è una soddisfazione, soprattutto in un settore strategico come l’agricoltura che ha numeri in crescita. Siamo ancora in fase preliminare, dovremo poi fare un bando pubblico per l’area».

Cremonini, originario di Santo Stefano di Magra, conosce bene il territorio. «Sul mercato c’è una grossa richiesta di filiera - ha evidenziato - noi abbiamo bisogno di avere punti per la tracciabilità degli animali. Abbiamo intenzione di coinvolgere giovani agricoltori che potranno allevare gli animali da ingrasso, con contratti con la nostra società. E’ anche un buon punto di partenza per ottenere incentivi e contributi».