"Crisi aziendale creata ad arte": le accuse nel crac Fermet, quattro indagati

La chiusura delle indagini dei carabinieri. Coinvolti nomi eccellenti

I carabinieri (foto d'archivio)

I carabinieri (foto d'archivio)

Carrara, 9 agosto 2017 - La procura di Massa Carrara ha emesso quattro avvisi di conclusione indagini nei confronti di indagati eccellenti nell'ambito di una inchiesta sul concordato preventivo che aveva interessato la Fermet di Carrara, azienda colosso nel settore dei rottami di ferro che era arrivata a fatturare anche 200 milioni di euro. Tra gli indagati per truffa Giulio Andreani di Carrara, tra i massimi esperti internazionali di crisi d'impresa; l'avvocato di Massa Sergio Menchini; Eraldo Cerisano, all'epoca dei fatti dirigente dell'Agenzia delle entrate in Toscana; Emanuele Ricciardi (fratello di Alberto Ricciardi patron della Fermet) socio di Ecoacciai, azienda concorrente. Secondo la procura gli indagati non avrebbero agito negli interessi della Fermet che, invece, sarebbe finita in una crisi aziendale creata ad arte. Crisi che poi ha portato alla chiusura e alla contestuale perdita di circa 70 posti di lavoro. Le indagini, coordinate dalla procura di Massa, sono state portate avanti dai carabinieri. Lo stabilimento della Fermet è finito all'asta di recente ed è stato rilevato da una società con imprenditori del marmo.