Muore ex assessore, mesi di agonia per le conseguenze del Covid

Ricoverato in rianimazione al Noa a marzo per la polmonite provocata dal virus, poi trasferito all’ospedale Versilia dove è spirato ieri

Silvio Alberto Giuntini

Silvio Alberto Giuntini

Massa, 2 settembre 2021 - Non ce l’ha fatta Silvio Alberto Giuntini: ieri mattina si è arreso, dopo quasi 6 mesi di battaglia contro quella gravissima polmonite che lo aveva colpito, provocata dal Covid all’inizio di marzo. Un lutto che colpisce nel profondo la politica massese dove Giuntini aveva svolto un ruolo di primo piano per tanti anni, già assessore con la giunta del sindaco Roberto Pucci dal 1998 al 2003 e ancora consigliere comunale di maggioranza durante l’ultimo mandato di Pucci dal 2008 al 2013. Un legame stretto con il sindaco che si era consolidato negli anni e anche quando Giuntini aveva rinunciato alla ‘ribalta’ politica aveva continuato ad essere un elemento attivo nel panorama del centrosinistra locale dove tutti lo ricordano per la chiarezza di vedute e i modi pacati.

Un ruolo a cui non aveva mai abdicato fino a quando la malattia non lo ha colpito all’inizio dell’anno. Purtroppo non ha fatto in tempo a vedere l’accelerata della campagna vaccinale e non era riuscito a difendersi dalla pandemia virale che su Giuntini si è abbattuta con tutta la sua carica letale. Prima la polmonite gravissima, che ne aveva causato il ricovero in terapia intensiva all’Ospedale delle Apuane. Qui è rimasto diverse settimane fino a quando le sue condizioni non erano sembrate migliorare. Era stato quindi trasferito all’ospedale Versilia però gli effetti del Covid erano tornati a farsi sentire in tutta la loro gravità.

I polmoni infatti non si erano ripresi del tutto e il peggioramento è stato repentino tanto da richiedere un nuovo ricovero in terapia intensiva al Versilia dove si è spento ieri mattina, all’età di 75 anni. Stamani dovrebbe essere portato all’obitorio del Noa di Massa in attesa che venga fissata la data del funerale. Un decesso che ha lasciato profonde ferite nel centrosinistra e a darne notizia è il Partito democratico di Massa: "Perdiamo un compagno attento alle vicende della nostra città e protagonista della vita politica e amministrativa del nostro Comune. Il Pd di Massa si stringe ai suoi cari con grande affetto".

Tanto dolore nelle parole del segretario Norberto Riccardi: "Si è spento dopo una sofferenza lunghissima segnata da tanti alti e bassi durante i quali ci siamo sempre tenuti informati sulle sue condizioni di salute tramite la famiglia, gli amici e i medici. Perdiamo un gentiluomo della politica locale che anche quando doveva dire una cosa critica e polemica lo faceva con una dolcezza infinita. Non alzava mai la voce nemmeno nelle riunioni più difficili ma sapeva far valere le sue ragioni".

Giuntini lascia la moglie Francesca e due figli. Condoglianze dalla deputata del Pd, Martina Nardi: "Se ne va un grande Compagno. Una persona perbene e capace che ha contribuito, sia nel sindacato sia nella politica che nelle istituzioni, a migliorare la vita di tanti. Alberto è stato per tanti di noi più giovani un esempio di quanto sia importante la passione per la politica e la cosa pubblica quando viene vissuta con spirito di servizio per gli altri. Provo un dolore profondo al pensiero che non potremo più avere il suo contributo di idee e di passione a portata di mano ogni giorno che da sempre sapeva regalarci".