Effetto boomerang del Covid, conti in rosso per l’Usl Nord-Ovest

Il bilancio del 2020, firmato dalla dg Casani, chiude con un risultato in negativo di oltre 31 milioni di euro. Hanno pesato assunzioni, Usca, riorganizzazione di presidi e reparti. "Soldi consumati e non bruciati"

Covid

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Massa, 1 novembre 2021 - Ormai non è più un mistero che la sanità Toscana si sia ritrovata con i conti in rosso a causa dell’emergenza Covid. A Firenze si sta lavorando per cercare di trovare una quadra ed evitare un commissariamento da Roma. E se per ora il balletto delle cifre è ancora incerto, almeno per l’Usl Toscana nord ovest c’è un quadro esatto di quanto ha pesato la pandemia sulla sanità di area vasta. La direttrice generale Maria Letizia Casani ha firmato in questi giorni il bilancio consuntivo dell’anno scorso, dove tutte le voci sono consolidate, in ingresso e uscita dai conti dell’azienda sanitaria. Il Covid ha eroso via milioni di euro dai conti dell’Usl Toscana Nord Ovest: il rendiconto finanziario, che misura la capacità dell’Asl di generare e impiegare risorse, mostra un risultato negativo di oltre 37 milioni di euro. In pratica questa è la liquidità ‘consumata’ durante l’esercizio, come si legge nella relazione della direttrice. Se le disponibilità liquide al primo gennaio ammontavano a 57.634.244 euro, alla fine dell’anno erano scese a 20.540.150. 

Soldi ‘consumati’, non bruciati: qui non si tratta di un buco in cui non si sanno dove sono finiti i soldi ma di risorse che si sono rese necessarie per affrontare la pandemia su tutta la rete territoriale di area vasta. Assunzioni di personale per coprire tutti i turni necessari e i nuovi servizi come le Usca, riorganizzazione dei reparti, lavori di potenziamento dei presidi anche per riaprirne di non utilizzati così da sfruttarli per l’emergenza, come il vecchio ospedale di Massa. Milioni di euro drenati dalle casse e non è bastato ridurre alcune delle attività ordinarie, tranne quelle ad alta priorità, per pareggiare i conti. Solo nell’Usl Toscana Nord Ovest a partire dal mese di marzo 2020 si è andati ad assumere "determinando un delta al 31/12/2020 rispetto all’anno precedente pari a 856 unità distribuite tra personale a tempo determinato e indeterminato". Un incremento di quasi mille dipendenti che pesano tantissimo sulle casse della sanità. 

Ed è ancora la direttrice a elencare tutte le voci principali del bilancio 2020 a partire dal risultato negativo di chiusura: -31 milioni e 243mila euro. "Rispetto al bilancio di esercizio 2019 e rispetto al bilancio di previsione 2020, si evidenziano differenze nei costi della produzione. Rispetto al bilancio di previsione, i costi della produzione sono passati nel complesso da 2,47 miliardi euro a 2,60 miliardi euro". In particolare acquisti di beni al netto della variazione delle scorte, una voce su cui pesano ad esempio dispositivi di protezione individuale, +78,28 mln euro; sono stati spesi oltre 10 milioni in più rispetto a quanto previsto per manutenzioni e riparazioni ma soprattutto il costo del personale è lievitato di 36,61 milioni di euro. 

Impossibile recuperare queste cifre. "Si registrano incrementi di costo in valore assoluto molto consistenti su tutti i livelli di assistenza legati ai vari aggregati di fattore produttivo. In particolare, sono stati sanificazione, ampliamento dei posti letto per cure intermedie, riorganizzazione dei reparti, incremento del costo del personale dipendente e assimilato per nuove assunzioni, per politiche di prestazioni aggiuntive". Questo il quadro complessivo in cui si sommano entrate e uscite. Ma c’è all’interno del bilancio anche un allegato che misura esclusivamente le voci ‘Covid’ all’interno dei conti dell’Usl Toscana Nord Ovest e che "fa registrare un saldo complessivo, tra ricavi per finanziamenti Covid e costi Covid, pari a -89.780.500,20 euro (i costi sono maggiori dei ricavi)".