Coronavirus, l'incoraggiamento del tecnico federale Fantoni

Atletica leggera, la chiamata a continuare a combattere

Carrara

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Carrara, 26 marzo 2020 - Mauro Fantoni, tecnico federale di atletica leggera e presidente dell’atletica Uisp Marina di Carrara parla dello stop forzato a causa del Coronavirus. L'impianto comunale di atletica è chiuso. Il 'campo scuola', come tutti noi lo chiamiamo, è vuoto. La sua anima sembra non esserci, come invece è visibile sempre, tutti i giorni dell'anno: il tecnico federale è costretto per la prima volta a fermarsi. Rinviato anche l’evento per la giornata speciale per i suoi settant’anni e più.

Non gli era mai capitato in tanto tempo in cui ha allenato, e continua a fare con passione e serietà. Anche da casa, stimola tutti a non mollare. Prima regola è restare a casa, come dispone la legge. I nostri giovani atleti, una volta conclusi i compiti, facciano attività fisica, eseguano gli stessi esercizi specifici che abbiamo fatto insieme al campo scuola, ciascun gruppo di età con il rispettivo allenatore. Chi pratica atletica ha imparato la disciplina e sa aspettare il risultato finale con pazienza.”.

Fantoni si sofferma poi su un personaggio che ha fatto la storia dell’atletica leggera mondiale: “Il grande campione cecoslovacco Emil Zátopek vinse le Olimpiadi nel 1952. Proprio nei mesi che precedettero i giochi olimpici, l’inverno portò moltissima neve e Zatopec si trovò in una situazione impossibile per allenarsi. Temeva di aver perso ogni speranza, ma la tenacia e l’intelligenza lo portarono a mettere in atto un sistema particolare di allenamento, che consisteva nell’unire delle coperte così da farle girare a terra, di continuo sotto i suoi piedi: era quello che sarebbe diventato il tapis roulant. Terminate le nevicate, dopo qualche mese tornò a correre all’esterno, convinto ormai di non avere più speranze di vittoria. Invece, a Helsinki quell’anno, nel 1952, si impose nei 5000 metri, nei 10000 e nella maratona”.

Eccolo per il rush finale Fantoni: “Imparate da questo grande personaggio, che fu soprannominato la ‘locomotiva umana’: non fermatevi, abbiate pazienza e a abbiate fiducia in voi".