A Corneda tra arcieri e armigeri

Lunedì nell’antico borgo lunigianese celebrano il vecchio Capodanno toscano

 Arcieri in costume d’epoca in una esibizione (foto d’archivio)

Arcieri in costume d’epoca in una esibizione (foto d’archivio)

Massa, 20 aprile 2019 - Nel giorno di Pasquetta, il Borgo di Corneda si popolerà di arcieri ed armigeri, che si sfidano a singolar tenzone per tutto il pomeriggio, nel centro storico riqualificato come area mercatale. E così il Lunedì dell’Angelo, laboratori didattici di antichi arti e mestieri della Lunigiana riporteranno i visitatori indietro nel tempo. Si tornerà infatti al Capodanno Toscano, prima che fosse istituito il calendario gregoriano, nell’ormai lontano 1582. In precedenza, infatti, il Capodanno veniva celebrato in primavera: per festeggiare questa ricorrenza la Regione Toscana ed il Comune di Tresana con la collaborazione della Pro Loco di Tresana e della Compagnia del Piagnaro, vestono a festa il Borgo di Corneda. Alle 10 apriranno i mercatini nel borgo di Corneda, alle 13 pranzo con prodotti poveri della Lunigiana e alle 15 lo spettacolo della Compagnia storica del Piagnaro di Pontremoli.

«Si tratta di un’iniziativa di grande valore culturale – afferma Claudia Vannini, delegato alla Cultura del Comune di Tresana – che sarà possibile grazie alla collaborazione delle associazioni del territorio, quali la Pro Loco di Tresana, che ha ottenuto un importante finanziamento regionale, ma anche la Compagnia del Piagnaro e la Pro Loco di Pontremoli che ci aiuteranno ad allestire adeguatamente il Borgo di Corneda». Saranno circa venti gli artigiani che prenderanno il posto sul pavimento in sasso, composto dalla bellezza di 40mila sampietrini posati a mano: «E’ un’area marcatale dove per la prima volta saranno posizionati gli artigiani, che esporranno le loro produzioni: giocattoli in legno per bambini, gioielli antichi, ceste di vimini, ma anche prodotti enogastronomici quali birra artigianale e cibi poveri del territorio, dal castagnaccio al miele, dal pane ai formaggi – conclude le delegata alla cultura del comune di Tresana - - .Un tuffo nel passato, con le antiche insegne di Tresana realizzate dalla popolazione di Corneda ad arredare il Borgo: dai Malaspina ai Corsini, dal ramo secco alla torre di Tresana».

A proposito . Per i tanti che non lo sanno, prima dell’avvento del calendario gregoriano (che prende il nome da Papa Gregorio XIII che lo introdusse il 4 ottobre), l’anno nuovo era scandito dal 25 marzo anziché dal primo gennaio. Così continuò a essere, in Toscana, fino al 1749, quando il granduca Francesco II di Lorena emise un decreto che determinava l’assunzione del calendario moderno.