"Con pochi volontari l’assistenza è difficile"

Mignani suona l’allarme per la Croce Bianca, gli fa eco Giromella da Marina di Carrara. Federalberghi: "Tutelare vocazione all’accoglienza"

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L’arrivo dei turisti e la carenza di un’assistenza sanitaria mirata, a rischio anche l’attività delle associazioni d volontariato che operano nell’emergenza, un settore fondamentale per sostenere i servizi pubblici ma già in difficoltà. Non è pronta ad affrontare l’assalto dei turisti la Croce bianca di Massa. Non può sostenere il peso di grandi numeri, come spiega il presidente Nino Mignani: "Noi non lo possiamo fare – dice – già coprire il 118 è terrificante, c’è un calo di volontari ed è dura fare i servizi che abbiamo. La questione va rivista a tutto tondo, noi siamo in difficoltà, e sta diventando un problema serio. Il personale ci costa e non incassiamo. Non si può continuare così".

Meno critica la situazione di Marina di Carrara, rassicura il presidente della Pubblica assistenza Fabrizio Giromella. "Ci stiamo attrezzando per dare un servizio a Marina con i nuovi ambulatori – spiega –. L’ambulatorio infermieristico è già funzionante, stiamo ultimando delle pratiche per attivare gli altri. Un tempo il servizio di guardia turistica lo facevamo noi. Poi l’hanno tolto e creato un significativo intasamento del pronto soccorso, anche per cose banali. Le persone aspettano per ore e ore e tornano a casa avvelenate. È necessario un filtro per il 118, che si deve occupare di cose più importanti di quelle che possono accadere al mare, e si possono risolvere con modesti interventi. Siamo un’associazione che può risolvere un sacco di problematiche andando incontro alle esigenze della popolazione, ribadendo che sono ambulatori privati ma no profit, cioè senza scopo di lucro".

E sul fronte dell’accoglienza c’è il rischio di fare brutte figure, vista la vocazione turistica della provincia, come specifica Fiorenza Puccetti del bagno Nettuno di Marina di Carrara: "è una cosa grave - dice – se vogliamo essere una località Turistica non si può prescindere dalla guardia turistica, almeno nei due mesi di maggiore affluenza. Già lo scorso anno ci sono stati dei problemi. Con l’arrivo dei turisti e delle seconde case, senza la guardia turistica posso immaginare che il pronto soccorso diventerà un luogo inaccessibile".

Migliore la situazione del Cinquale, come spiega la presidentessa di Federalberghi Sabrina Giannetti. "Già la situazione del pronto soccorso è delicata – dice – figuriamoci nel periodo estivo con la popolazione che si triplica. Ci preoccupa che una provincia a vocazione turistica non abbia una guardia turistica, che dovrebbe rientrare nel puzzle dell’attrattività. Su Cinquale l’organizzazione riesce a dare una risposta. Ci sono i poliambulatori dove la farmacia, molto comodi perché in centro, poi la vicinanza con Forte dei Marmi garantisce il servizio della Croce Verde, che effettua anche il servizio di dialisi. È poco distante e facile da indirizzare, anche per il turista straniero".