
di Maria Nudi
E’nata con la matita in mano e oggi a 27 anni la sua professione di illustratrice e fumettista per bambini è stata fondamentale per esorcizzare un momento difficile della sua vita: l’incontro imprevisto con l’intruso, la patologia oncologica che ha affrontato e sconfitto con tenacia e senza arrendersi. Lei è Agnese Innocente, è nata sotto il segno dei pesci e se l’astrologia gioca un ruolo nella vita di ciascuno di noi a lei ha donato la sensibilità, essere una sognatrice nonostante tutto e la fantasia. La fantasia che anima le sue immagini, specchio di emozioni e sentimenti. Questo mese è dedicato alla prevenzione internazionale del tumore al seno e Agnese Innocente, che abita a Pontedera, è la testimonial morale, il volto giovane, della campagna apuana. Con slancio e generosità racconta alla Nazione la sua storia.
"Ho scoperto che l’intruso aveva scelto me quando a febbraio sono andata a fare un controllo di routine. E’stata la prevenzione a salvarmi. Il controllo ha smascherato la patologia e così la battaglia per sconfiggerla è iniziata subito. Il 25 marzo sono stata operata a Pisa dalla professoressa Manuela Roncella (senologa di fama internazionale). Poi ho affrontato la chemioterapia a Carrara e adesso sono alla fine del percorso".
Come ha vissuto questo periodo?
"Quando ho avuto la consapevolezza attraverso gli esami della malattia non è stato facile. Ho reagito all’inizio con irrazionalità e vedevo tutto nero, pensare che il nero con il giallo e il rosa caldo, è uno dei miei colori preferiti. E’stata mamma a riportarmi alla razionalità. La mia famiglia, sono figlia unica, i miei genitori Alessandra e Filippo, il mio compagno Dario e la mia professione mi hanno dato la grinta e il coraggio. E’stato un anno di grandi soddisfazioni personali, un anno paradossalmente bellissimo (Agnese Innocente lavora per Mondadori, Rizzoli e ha vinto un importante riconoscimento con la casa editrice il Castoro ndr). E poi al day hospital di Carrara dove faccio la chemioterapia mi sono sentita accolta, coccolata, amata. Ho le migliori cure non solo farmacologiche, ma anche per il benessere. Ho utilizzato la cuffia che non mi ha fatto perdere i capelli. Mentre facevo terapia ho disegnato"
Lei è una fumettista ed una llustratrice come si è vista in questo periodo?
"Ho disegnato Agnese con la cuffia e ho immaginato che il tumore sia un gomitolo. Con leggerezza e ironia mi sono disegnata".
Lei è alla fine del tunnel quale è il messaggio che lancia in questo mese particolare per la prevenzione del tumore al seno?
"E’ fondamentale la prevenzione a qualasiasi età anche nelle giovani donne come me, è fondamentale affidarsi ai medici, essere ottimisti e guardare avanti. Bisogna sognare". E i suoi sogni di bambina e di giovane donna si stanno realizzando. L’intruso ha perso.