"Ciao mare, noi i tuffi si fanno al fiume"

Viaggio a Renara tra chi ha fatto un’altra scelta: "L’acqua è fresca e pulita e poi c’è la bellezza dei nostri monti: un cocktail imbattibile".

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di Ludovica Criscitiello

Una domenica al fiume, al giorno d’oggi, suona meglio di una al mare. Lo sanno bene Stefano Cantoni, Giuseppe Bonuccelli, Mirco Ridolfi e Lun Wang, reduci da una bella corsa fino al Cinquale, che invece di andare al mare come fa la maggiorparte delle persone, la domenica, hanno optato per un tuffo nel fiume Renara. Ci troviamo sulle rive di uno degli affluenti principali del fiume Frigido, a pochi km dal centro di Massa, vicino al paesello di Guadine. Lo chiamano il fiume dei massesi perchè è facilmente raggiungibile, in auto o in moto dalla città, e chi è del posto spesso sceglie di passarci il fine settimana, preferendolo al mare, troppo affollato, soprattutto in questo periodo. Con la pandemia di Coronavirus che non accenna a diminuire soprattutto all’estero, in molti hanno scelto di rimanere in zona, con il risultato che in spiaggia, soprattutto nel fine settimana si sta stretti. E allora soprattutto la domenica c’è chi preferisce venire qui a rinfrescarsi. Come Stefano e i suoi amici. Sono tutti della zona, qualcuno di Sarzana e non è la prima volta che decidono di venire qui. "Siamo arrivati proprio in questo momento – dice Mirco Ridolfi – dopo una lunga corsa non c’è niente di meglio che un tuffo in quest’acqua, circondati dalla natura". Come dargli torto d’altronde. E’ un paesaggio, quello delle Apuane, che ti apre il cuore per via dei suoi scorci, che cambiano a seconda dei tratti del fiume e delle sue pozze naturali un po’ più nascoste nel tratto vicino a Guadine, ma che vengono fuori, superato il tratto che porta a Renara. Intorno c’è il silenzio, interrotto solo dalle voci dei bagnanti. C’è chi ha sistemato qualche sdraio, chi le sedie. Chi addirittura ha organizzato un picnic che è l’equivalente di un vero e proprio pranzo domenicale. E poi c’è il rumore dello scorrere dell’acqua limpida, cristallina, ma soprattutto fredda. Un toccasana come ci dicono Stefano Cantoni e Giuseppe Bonuccelli, che si sono appena tuffati. "E’ una sensazione stupenda" - dicono appena saliti. Lun Wang si definisce "mezzo cinese e mezzo massese, vivo qui da una vita e al fiume ci vengo spesso, poi soprattutto ora che c’è il Covid al mare ci vado poco". Stessa cosa per Francesca Vatteroni che è venuta qui con il marito Fabrizio e il figlio Alessandro con alcuni amichetti. "La domenica è il giorno ideale per venire al fiume, piace a mio figlio e poi siamo più tranquilli qui". La più felice è sicuramente Atena, uno splendido pastore apuano, al seguito della famiglia, che saltella in acqua senza problemi. "Lei qui è nel suo ambiente" - ci dice Francesca. Più avanti una coppia è alla ricerca di un angolino dove fare il bagno. "Abbiamo lasciato la nostra bimba dai nonni – dice Adolfo Franchi – e invece di andare al mare abbiamo pensato di fermarci qui". Sulla via del ritorno verso Massa ecco che compaiono Venanzio Ricci e Grazia Sergiampietri. Loro sono degli habituè di questi posti e negli anni hanno visto aumentare le persone, in particolare nel fine settimana. "Oggi mi sa che cercheremo un posto scomodo per stare più tranquilli, c’è troppa gente". Segno che forse la nuova frontiera targata “beach“, davvero, non è davvero più solamente quella del mare.