Chericoni sicuro della convenienza del piano "Provincia e Lucca stesse imprese di Firenze"

"La nuova Camera di commercio di area vasta è un valore aggiunto per il territorio: per numero di imprese ora siamo ai livelli di Firenze". Un accorpamento che il presidente della Confartigianato apuana, Sergio Chericoni, sostiene con convinzione. Assieme al direttore Gabriele Mascardi e a gran parte della dirigenza dell’associazione di categoria ha partecipato all’insediamento della giunta della Camera di commercio Toscana nord ovest a Torre del Lago e alla nomina per acclamazione del presidente Valter Tamburini. "Abbiamo sempre sostenuto questo accorpamento perché crediamo che le dinamiche economiche di questi territori siano già strettamente collegate fra loro. Lo sono per storia, per conformazione urbanistica e geografica, per interessi condivisi e sinergici. Avere un ente camerale unico garantirà l’autorevolezza e il peso che queste tre realtà meritano ai tavoli regionali e nazionali. La Camera di commercio che unisce Lucca, Pisa e Massa Carrara conta oltre 133mila imprese: numeri alla mano è alla pari al primo posto con quella di Firenze". Il presidente di Confartigianato rimarca che ora sono insieme "territori che vantano storie imprenditoriali simili, meccanismi economici che si intrecciano e lavorano in sinergia anche da secoli: la meccanica e il cartario, la nautica che coinvolge Carrara, Versilia e Pisa. Il lapideo in un’ottica di ambito che si allunga sulle Apuane fra le province di Massa Carrara e Lucca. Ma anche imprese di servizi, ricerca e sviluppo. Senza dimenticare il turismo. Un distretto economico unico che si estende su tre province. C’è già una grande integrazione economica che potrà portare solo sviluppi ulteriori anche alla nostra provincia, a partire dal porto di Marina e siamo certi anche alla Imm che potrebbe diventare il polo fieristico di area vasta". C’è da lavorare e bene sin da subito su alcuni temi chiave però per rendere questo distretto economico ancora più competitivo. "Sono territori che subiscono un enorme ritardo globale a livello di infrastrutture – continua Chericoni -. Dobbiamo intercettare progetti e risorse per potenziare la viabilità di costa".