Cermec, sì al nuovo impianto Il Tar mette fine alla contesa

Rigettato il ricorso della seconda classificata alla gara indetta nel 2021 per il biodigestore

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La sentenza depositata ieri dai magistrati del Tar di Firenze dovrebbe mettere la parola fine alla lunga contesa sul progetto per il Cermec del futuro. I magistrati amministrativi hanno infatti rigettato nel merito il ricorso presentato dalla seconda classificata nella gara indetta da Cermec nell’estate del 2021 per la progettazione del revamping che prevede l’introduzione del biodigestore anaerobico e il miglioramento del compostaggio agli impianti di via Dorsale.

Un appalto da 430mila euro a base d’asta che prevedeva i servizi tecnici di ingegneria e architettura per la progettazione definitiva, comprensiva di studio di impatto ambientale, elementi economici e finanziari per la realizzazione di un nuovo impianto di valorizzazione aerobica e anaerobica di rifiuti biodegradabili, con produzione di metano all’interno dell’area Cermec del valore finale di circa 27 milioni di euro, che si spera vengano finanziati tramite il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Alla gara avevano partecipato otto operatori economici e il raggruppamento Cube-CGA-Mascitti aveva ottenuto il punteggio massimo sia nella valutazione dell’offerta tecnica sia di quella economica (che ha fissato il costo finale in poco meno di 210.000 euro). La seconda classificata, Owac Engineering Company, aveva poi depositato il ricorso, con richiesta di sospensiva che era stato già respinto dal Tar e dal Consiglio di Stato e Cermec aveva affidato definitivamente l’appalto alla prima, ossia il raggruppamento Cube, CGA, Mascitti.

La progettazione definitiva è stata così ultimata e proprio nei giorni scorsi è stata depositata in Regione Toscana l’istanza per avviare la procedura che dovrà portare al rilascio dell’autorizzazione. Al momento il procedimento prevede la preventiva verifica di assoggettabilità a Via del progetto di revamping con l’introduzione di una sezione di biodigestione anaerobica e il miglioramento del compostaggio agli impianti di via Dorsale. I giudici oltre ad aver rigettato il ricorso hanno anche condannato la società ricorrente a pagare a Cermec e alla prima classificata le spese del giudizio, 3mila euro oltre oneri di legge. "Il nostro intento – aggiunge l’amministratore unico, Alessio Ciacci – è quello di avviare nelle prossime settimane anche forme di informazione e di ascolto dei diversi soggetti portatori di interesse, per condividere l’importanza e i miglioramenti ambientali previsti da questo importante progetto per l’ambiente ed il territorio" ricordando anche che per il finanziamento del progetto è stata presentata una scheda da parte di RetiAmbiente nell’ambito dei progetti Pnrr.