Cena di Apuafarma, opposizione denuncia Esposto in Procura

I partiti di minoranza vanno all'attacco

Luca Cimino

Luca Cimino

Carrara, 4 dicembre 2018 - Un esposto alla Procura per peculato. L’opposizione fa sul serio e, armata di legale, si rivolge alla magistratura per individuare illegalità nella cena di Apuafarma. Così Lorenzo Lapucci, Forza Italia, con l’avvocato Giulio Zanetti e il collega di Alternativa per Carrara Massimiliano Bernardi, ha deciso di prendere carta e penna e, senza chiedere l’accesso agli atti, delegare la Procura su «una vicenda che è una solenne pagliacciata». Così Lapucci, nel corso di una conferenza stampa, ricorda come sulla cena offerta da Apuafarma ai dipendenti le versioni siano state troppe e discordanti. «Prima – spiega Lapucci – il sindaco dice che la cena era un semplice modo per ricompensare i lavoratori per il prezioso intervento dopo la tempesta del 29 ottobre, poi il vice Matteo Martinelli, dopo il mio attacco e quello di Roberta Crudeli (Pd) in consiglio comunale che abbiamo attaccato parlando di danno erariale, Corte dei conti, peculato e Procura, pur in notevole difficoltà ha tentato di difendersi parlando di cifra irrisoria e di abitudine consolidata. Ma non sono quelli del cambiamento – si domanda Lapucci –? Adesso l’escamotage del presidente Luca Cimino che, contrariamente, parla di cena offerta dal Cda che ha rinunciato agli emolumenti. Mi domando perché non dirlo subito. Perché la fattura sia intestata ad Apuafarma e non abbiano pagato direttamente di tasca loro. Si prefigura il danno erariale da rigirare alla Corte dei conti e peculato per la Procura. Si tratta di una serie di capriole fatte sulla spinta dei pericoli giuridici». «Le cene di rappresentanza – ha aggiunto Bernardi, presenti anche gli altri membri dell’opposizione, Giuseppina Andreazzoli Psi, Andrea Vannucci e Gianni Spediacci – sono diverse dalle ricompense per i lavoratori che possono essere gratificati in forme e modi sicuramente più idonei. Qua si fa confusione fra patrimonio pubblico e privato». L’opposizione ricorda poi il reale motivo della cena: calmare i lavoratori che erano sul punto dello sciopero per difficoltà nell’organico e per problemi di orari. Intanto la bufera su Apuafarma sta montando dopo che il nostro giornale ha dato la notizia della cena con tanto di scontrino a carico della partecipata.