Cjmeco, il Comune di Aulla vince causa da 8 milioni

L’Agenzia del Demanio dovrà pagare la bonifica dell’area in localitù Colombiera

Personale specializzato durante intervento di rimozione amianto

Personale specializzato durante intervento di rimozione amianto

Massa, 5 ottobre 2019 - Otto milioni di euro nelle casse del Comune di Aulla. Non si tratta di contributi, ma di soldi che arriveranno a seguito della vittoria di una causa contro l’Agenzia del Demanio, finita a favore del Comune. Un processo che risale agli anni Novanta, quando fu data autorizzazione alla Cjmeco per lo smaltimento di rifiuti non organici a Pallerone, nell’area famosa e tuttora piena di rifiuti di ogni genere. Tutti conoscono la storia travagliata di quel posto e tutti sono ben consapevoli di quanti rifiuti siano accatastati lì da anni.

Cinquantamila tonnellate di rifiuti alle porte della frazione aullese di Pallerone, in località Colombera, a ricordare la sua carica di pericolosità, soprattutto in caso di incendio. Proprio come successe con l’incendio che, nel dicembre 2013, seminò il panico fra la popolazione. Il Demanio era intervenuto in passato per mettere in sicurezza l’area dall’amianto, ma non è stato smaltito. L’area su cui insiste la Cjmeco, lo ricordiamo, è demaniale: dopo il fallimento della società, in seconda battuta la bonifica spetta al proprietario del terreno.

Il Demanio aveva perso un ricorso al Tar nel 2001, si è difeso in tutti i modi ma non è riuscito a vincere e dovrà risarcire il Comune. La causa adesso è finita, anche se potrebbe esserci un ricorso in Cassazione. La sentenza promossa dal Comune di Aulla condanna l’Agenzia del Demanio a pagare al comune più di otto milioni di euro. Soldi che verranno ovviamente investiti nella bonifica completa dell’intera zona.

«Si tratta di una causa curata in primo grado da un collega – spiega il sindaco di Aulla Roberto Valettini – e in appello seguita dal mio studio, con il legale Maurizio Barbieri. Era stata l’allora sindaco Silvia Magnani a fare questa scelta. Nel 2015 c’era stato il primo successo con la sospensiva, con sentenza di primo grado che condannava il Demanio a pagare spese legali per oltre sessanta mila euro». Poi però Valettini è diventato sindaco. «Nel 2017 sono stato eletto – aggiunge – e ho chiesto a Barbieri di abbandonare il suo incarico. Lui lo ha fatto; non è stata una scelta scontata o semplice e il dirigente ha scelto un altro avvocato che ci ha comunicato di aver vinto la causa. E’ una grande soddisfazione aver vinto, si potrà arrivare alla bonifica di una bomba ecologica come la Cjmeco. Sono contento che finalmente si sitemi quello spazio, abbandonato da troppo tempo. Il mio studio ha dimostrato correttezza, rinunciando a una causa importante e a un riconoscimento economico non da poco. Si tratta di una sentenza storica e della fine di un lungo percorso».