Cattivo consiglio ad Aulla Volano insulti e gestacci

Doveva essere una seduta per discutere sugli investimenti dell’amministrazione. Ma alle contetazioni di Magnani l’assessore Giovannoni risponde con volgarità

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di Monica Leoncini

Dalle parole, alle urla, fino ai ‘gestacci’ il passo è stato breve. Consiglio comunale infuocato ad Aulla, con un dibattito sui futuri investimenti del Comune. La maggioranza ha spiegato come intende spendere un po’ di contributi arrivati e di soldi recuperati, di contro la minoranza ha esposto perplessità evidenti sulle scelte fatte. Tutto però è degenerato quando l’assessore Alessandro Giovannoni, nella foga del momento, ha fatto il ‘gesto dell’ombrello’ alla consigliera di minoranza Silvia Magnani, che ha subito lasciato l’aula.

E’ proprio lei a spiegare l’accaduto. "Ho voluto rispondere in questo modo - scrive in una nota - ai gesti volgari e agli insulti nei miei confrontidell’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Giovannoni, incapace di esprimersi in maniera diversa. In consiglio ho evidenziato come le scelte di spese per interventi sul territorio siano chiaramente dettate dalla mancanza di visione delle priorità, unita alla voglia di elargire piccoli incarichi, senza affrontare i problemi veri del Comune di Aulla, che ha molte frazioni abbandonate". Le contestazioni di Magnani, assicura, erano puntuali e riguardavano sperperi, inadempienze e improvvisazioni nel settore dei lavori pubblici. "Mentre stavo ricordando che il Comune di Aulla - prosegue -deve rispondere in tribunale a una serie di cause, con possibili rimborsi milionari, l’assessore Giovannoni ha pensato di rispondere per le vie brevi, con un gesto triviale, ancora più inqualificabile perché rivolto, assieme agli insulti, a un consigliere comunale eletto dai cittadini, mentre parlava in quello che dovrebbe essere il luogo del confronto e del rispetto".

Ai cittadini che le hanno espresso solidarietà, promette che "fin dalla prossima seduta sarò presente in consiglio per chiedere conto della chiusura delle piscine di Quercia, delle cause milionarie pendenti a carico del Comune, delle pratiche urbanistiche relative ai supermercati, del degrado e della mancanza di sicurezza nel centro storico. Saranno domande alle quali l’assessore dovrà rispondere". Anche il resto della minoranza si è schierato a difesa della consigliera. "E’ stato lo sgarbo più grave che io abbai mai visto in questi anni - commenta Monja Brunelli - mi sono vergognata per ciò che ho visto. Tutto è nato dalle scelte fatte dall’amministrazione per i futuri investimenti, noi avemmo fatto altro". Poche parole invece arrivano dall‘assessore. "Magnani ha iniziato a urlare contestando le passate amministrazioni - dice -, urlava nonostante i moniti continui della presidente. Io allora le ho risposto che c‘era anche lei in amministrazione, che è stata sindaco, poi mi è scappato quel gesto. Stavo comunque ridendo. Dopo le ho chiesto scusa, più volte, quando invece vengo attaccato io, nessuno chiede scusa".