Castello, la salita è una gimkana Un percorso tra rifiuti e incuria

Viaggio tra le criticità nella Piastronata che porta al Malaspina, ancora chiuso a causa di questioni burocratiche

"La passeggiata che da piazza Mercurio va alla Rocca e al castello Malaspina è una vergogna. Venite a vedere con i vostri occhi". E’ una chiamata di denuncia che arriva alla redazione e che decidiamo di verificare sul campo per testare la situazione di una delle principali vie del trekking urbano che passa proprio nel centro storico. Una via sfruttata dai cittadini ma anche meta di interesse per curiosi e turisti, in particolare qualche pellegrino che magari decide proprio di sostare a Palazzo Nizza, da dove parte la storica ‘Piastronata’ verso l’antica chiesa del Carmine e su fino al maniero. Castello, peraltro, ancora chiuso al pubblico da metà marzo per la bega non risolta della gestione tolta all’Istituto valorizzazione castelli e affidata alla cooperativa sarzanese Earth. Si parte da piazza Mercurio. E’ una pigra mattinata sotto il sole di venerdì: strade e piazze deserte, pochi turisti in giro. Già dopo i primi gradini l’impatto non è dei migliori: erbacce alte che nessuno taglia o pulisce da settimane a entrambi i lati degli scalini. In mezzo spazzatura varia: cicche e pacchetti di sigarette, lattine e bottiglie di birra vuote con diversi vetri in frantumi qua e là. Non sono certo i resti della serata precedente: sono qua da molto più tempo. Si svolta e la Piastronata un po’ migliora: le erbacce fanno sempre capolino ma a colpire, purtroppo, sono soprattutto le scritte sui muri. Non sono opere d’arte ma tracce lasciate da chi alla carta a quanto pare preferisce la strada.

Dopo la lunga salita l’impatto è ancora peggiore. I gradini che salgono alla chiesa del Carmine sono invasi da erbacce, quasi un prato verde e fiorito che però qui non dovrebbe esserci. E a dare nell’occhio sono più che altro le transenne sotto il muro che sostiene la salita verso il castello. Una grande pietra caduta e tutta la parete danno un senso di insicurezza, che aumenta dopo aver salito la prima curva. Il muretto è transennato anche qua e mostra evidenti segni di cedimento, un grande buco sotto il bordo superiore. Altre transenne di fatto abbandonate lungo la strada ed erbacce che crescono quasi fino a invadere parte della via che porta alla rocca. Insomma non un bel biglietto da visita che poi si conclude con il colpo al cuore: il cancello chiuso dell’ingresso al castello.