"Castello, grandi potenzialità ma inespresse"

Il vicesindaco Cella chiede lumi alla Soprintendenza sulla convenzione che regola i rapporti con il gestore per fare un nuovo bando e sfruttare il monumento

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MASSA

C’è un aspetto da chiarire prima di tutto: il castello Malaspina è aperto e visitabile. E’ ancora in gestione alla cooperativa di Sarzana, la Earth Scrl a cui sono stati affidati in via ufficiale i servizi di apertura, chiusura, pulizia e visite guidate dal Comune di Massa verso la fine di giugno, andando così a sostituire l’Istituto Valorizzazione Castelli, e lo sarà con tutta probabilità fino a marzo del prossimo anno. La polemica politica che ha coinvolto l’amministrazione, in prima battuta il sindaco Francesco Persiani, e l’onorevole Martina Nardi, con i chiarimenti che la Soprintendenza ha richiesto sull’appalto di gestione alla Earth non ha avuto ricadute all’atto pratico, almeno per il momento. E alla fine i numeri delle visite sembrano essere coerenti con gli anni passati, come sottolinea il vice sindaco Andrea Cella e conferma il presidente di Earth, Ugo Ugolini. Dall’essere vivo all’essere ‘vivace’ c’è però in mezzo un bel salto di qualità da fare e qui la soluzione si potrebbe soltanto trovare nel rinnovo di quella convenzione che regola i rapporti fra la proprietà, il Malaspina è bene demaniale dello Stato che di fatto si esercita in pratica tramite il Ministero della Cultura e quindi la Soprintendenza, e chi lo gestisce in forza di tale atto di concessione, ossia il Comune di Massa. Bene, la prima risale al 1998, doveva essere aggiornata e rivista ma la nuova bozza di convenzione che il Comune ha elaborato al momento resta da mesi nei cassetti della Soprintendenza senza risposta. E senza una nuova convenzione non si può pensare di fare molto di più al castello se non aperture e chiusure. Persino riaffidare il punto ristoro, evidenzia il vice sindaco, diventa complicato. Allora come sta oggi il castello? Sopravvive arroccato sulla sua posizione, più elevata in tutti i sensi rispetto alle baruffe politiche dal sapore pre-elettorale, sperando in un futuro migliore. La cooperativa Earth fa il suo: "Abbiamo riaperto a giugno dopo aver affrontato alcuni documenti sulla sicurezza che dovevano essere sistemati – evidenzia Ugolini -, abbiamo una prima parte di appalto che arriva fino all’11 settembre per poi partire con una nuova fase fino a marzo dell’anno prossimo. La collaborazione con il Comune è ottimale, l’amministrazione si impegna a risolvere tutti i problemi e le criticità, si prende le responsabilità necessarie. A lavorare con noi sono rimasti 2 dei 3 dipendenti che c’erano prima e abbiamo inserito al Malaspina altri 2 dipendenti della cooperativa". "I riscontri che abbiamo sono in linea con gli anni precedenti – continua Cella -. Non abbiamo lamentele. Certo per godere appieno delle potenzialità del Castello ci vorrebbe una procedura per andare a una gestione completa ma è possibile farlo solo se la Soprintendenza si degna di darci una risposta così da permetterci di fare un bando come si deve che vada oltre apertura, chiusura e visita. Sono anni che chiediamo una risposta sulla nuova convenzione ma siamo ancora in attesa di una risposta. Noi siamo prontissimi a confrontarci e discutere sulla bozza inviata. Speriamo che la recente polemica politica possa dare una spinta a risolvere la questione in breve tempo". Stallo che blocca anche un nuovo affidamento del centro ristoro, evidenzia ancora il vice sindaco: "Nella convenzione si potrà chiarire questo aspetto. Il punto ristoro è essenziale per offrire un servizio a chi arriva al castello, è necessario per eventi, mostre e altro visto che non ci sono altre attività nelle immediate vicinanze". Si attendono poi anche i 750mila euro ottenuti tramite il bando Periferie che però non sono ancora arrivati nel conto di palazzo civico.