Cassonetti smart, ma via Carriona irriducibile

Nella strada del centro storico continuano a lasciare i rifiuti sparsi fuori dalle isole ecologiche: l’attacco di Massimiliano Bernardi

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Cassonetti stracolmi e rifiuti ammonticchiati in mezzo alla strada. Era questo le spettacolo ben poco edificante che si vedeva nei giorni scorsi attorno ad alcune delle nuove isole ecologiche di via Carriona. Dopo una partenza complicata, con vere e proprie montagne di spazzatura accatastate alla meno peggio contro dei cassonetti di cui molti carraresi non avevano mai ritirato le chiavi, a onor del vero da alcuni giorni la situazione è migliorata. Molte zone della città non solo non hanno più di questi problemi, ma in alcuni casi hanno visto risolta la piaga degli abbandoni abusivi che si trascinava da tempo immemore. Non ovunque però è così e le difficoltà continuano a esserci. Un fenomeno sul quale chi di dovere dovrà intervenire prima poi, per esempio, è quello di evitare che i normali cestini stradali si trasformino in isole ecologiche fai da te con sacchetti dell’immondizia conficcati dentro senza molta grazia, così come c’è bisogno di intervenire con attenzione in quelle zone dove gli abbandoni abusivi sono ancora una realtà quotidiana. Le immagini dei cassonetti di via Carriona in questi giorni hanno fatto il giro del web e ora diventano anche un caso politico.

"L’amministrazione 5 Stelle è riuscita a trasformare le isole ecologiche in una discarica a cielo aperto – tuona come sempre senza tanti giri di parole il consigliere di Alternativa per Carrara Massimiliano Bernardi -. Prima di parlare di fototrappole per beccare e multare chi trasgredisce al corretto conferimento dei rifiuti la maggioranza ha l’obbligo di garantire il servizio". L’esempio di alcune isole ecologiche del centro storico per Bernardi è così lo spunto per criticare a 360 gradi l’operato di Nausicaa e del suo presidente "il pentastellato Luca Cimino". "Da quando è partito il nuovo progetto di raccolta in centro – aggiunge l’ex assessore di Rifondazione comunista – Nausicaa ha lasciato in perenne e drammatica emergenza sanitaria le strade e i nostri sfortunati concittadini. Un servizio mancato per il quale si potrebbe configurare addirittura il reato di interruzione di pubblico servizio a carico della multiservizi e la possibilità che i suoi vertici vengano ritenuti responsabili dei danni causati dalla drammatica situazione igienico sanitaria. Infine, voglio segnalare come l’amministrazione non abbia considerato i casi di chi, pur abitando nel centro città, non risultano residenti e che quindi non hanno la tessera per aprire i cassonetti".