Caso Serinper, l’opposizione incalza Persiani

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Il rinvio a giudizio del presidente del consiglio comunale, Stefano Benedetti (nella foto), apre un caso politico in Comune a Massa e a sollevare dubbi sull’opportunità di mantenere il ruolo, anche sul piano etico, è tutta l’opposizione che chiede al sindaco Francesco Persiani di esprimersi sulla vicenda. Una lettera firmata da Luana Mencarelli, Dina Dell’Ertole, Elena Mosti, Paolo Menchini, Gabriele Carioli, Stefano Alberti, Giovanni Giusti, Alessandro Volpi, Uilian Berti, Agostino Incoronato che evidenziano come il rinvio a giudizio "riporta alla ribalta una situazione di etica politica che coinvolge l’intera amministrazione Persiani. Al di là di ciò che sarebbe o meno più opportuno che Benedetti facesse circa il suo ruolo attuale ci chiediamo infatti quale sia l’autentica posizione del sindaco che prima ha costituito il Comune di Massa come parte civile, di fatto contro anche il suo presidente del consiglio, poi ha respinto la costituzione di una commissione d’inchiesta interna al consiglio richiesta dalla minoranza per costituirne una conoscitiva interna. Era previsto che al termine dei propri lavori, che dovevano terminare entro sei mesi dall’insediamento, la commissione presentasse al sindaco una relazione nella quale doveva esporre le risultanze dei lavori, i problemi eventualmente rilevati e le misure, di ordine amministrativo e organizzativo, che ritenesse utili per adeguare la struttura ed il sistema di affidamento e di controllo. A oggi non sappiamo neppure se veramente è stata costituita e quali rilievi o conclusioni abbia prodotto". Atti che secondo i consiglieri sono stati ‘secretati’: "Il sindaco cosa farà per tutelare l’immagine dell’ente? Cosa farà per salvaguardare l’onorabilità del consiglio comunale?".