Caso Mudac, Martinelli attacca: "Tutti gli atti per decidere prima"

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E sul caso del progetto "Scolpire il vento" per il Mudac dell’artista visivo Francesco Bartoli, interviene Matteo Martinelli, l’ex vice sindaco della giunta 5 Stelle di Francesco De Pasquale. "Lascia perplessi – scrive – per non dire sconcertati, la decisione della sindaca di rinunciare al progetto e al relativo finanziamento ministeriale. Il progetto, è bene sottolinearlo, è stato ammesso dal Ministero della Cultura ad un finanziamento di oltre 60.000 euro dopo aver vinto un apposito bando, a cui l’amministrazione De Pasquale aveva partecipato con profitto. Scelta inspiegabile, alla luce del momento di particolare difficoltà per l’arte e di crisi economica e sociale per i territori. In tale situazione, mal si comprende come mai si decida di rinunciare a fondi ministeriali per progetti di qualità e si lascino quindi sul tavolo risorse importanti".

"Non convincono affatto le parole spese dalla sindaca per giustificare tale scellerata decisione – prosegue –. La documentazione inviata per la partecipazione al bando era certamente esaustiva, visto che la commissione è stata in grado di giudicarlo e di premiarlo. E parliamo di una commissione di assoluto valore. Se l’amministrazione avesse voluto capire e approfondire, avrebbe avuto a disposizione tutti gli strumenti per farlo e il fatto che non ne sia stata in grado rappresenta pubblicamente una lacuna imbarazzante. Spiace dirlo, ma alla luce di quanto accaduto non può non venire il sospetto che il problema del progetto non risiedesse affatto nella sua qualità, ma piuttosto per il fatto che affrontasse un tema scomodo che questa amministrazione non si è sentita di affrontare".

Per l’artista invece oltre a trattarsi di una questione politica, di una censura preventiva dell’arte, si va a danneggiare la collettività: "Il mio progetto è stato boicottato senza volermi ascoltare. Mi sembra una cosa molto grave che la sindaca dica che il Comune non avesse il progetto dettagliato. Per essere precisi questo bando non l’ho presentato io, ma il Comune stesso in tutta la sua interezza ad aprile e dall’ufficio cultura. In questo momento il mio avvocato sta facendo una richiesta agli atti, visto che a me è stata negata la possibilità di accedere all’istanza presentata. La notizia non è la guerra tra Bartoli e il Comune, ma la necessità da parte di questa amministrazione, di non voler ricevere un fondo perduto vinto da Comune e museo con la precedente amministrazione e dedicato allo sviluppo di un progetto sul territorio".

Alessandra Poggi