Caso Bottici, De Pasquale: "Non ci costituiremo parte civile"

Bagarre in aula per le parole del sindaco

De Pasquale

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Scintille in consiglio comunale per la scelta dell'amministrazione di non costituirsi parte civile sulla querela di Laura Bottici. «Caso Bottici: non ci costituiremo parte civile. I carrarini offesi dalle sue parole? Hanno risposto eleggendomi». Questo il senso delle parole del sindaco Francesco De Pasquale in consiglio comunale che hanno scatenato l’ira dell’opposizione. Il primo cittadino, interrogato dalla consigliere comunale dei Socialisti Giuseppina Andreazzoli, ha ritenuto non necessario costituirsi parte civile nel giudizio (rinviato a giugno) che vede coinvolta la senatrice pentastellata Laura Bottici, querelata dall’ex sindaco Angelo Zubbani per l’intervento in Senato prima e in televisione poi, nel settembre del 2013, nella quale parlava di «rapporti pseudo mafiosi fra la vecchia amministrazione e le aziende del lapideo». L’opposizione è rimasta scioccata dalle dichiarazioni del sindaco grillino, soprattutto dalla giustificazione data a questa scelta.

«Sono venuto a conoscenza della querelle giudiziaria – spiega il primo cittadino – soltanto dopo il colloquio con lei, consigliere Andreazzoli, perché a dicembre l’ufficio legale non ha ritenuto necessario informarmi. Per quanto riguarda le dichiarazioni del questore del Senato, credo siano opinioni personali, sulle quali sarà ovviamente il tribunale a dire se siano penalmente perseguibili. Sull’opportunità o meno sul costituirsi parte civile, in quanto offesa alla collettività, io rispondo tranquillamente di no. È stata già la collettività ad aver risposto, con l’elezione del sottoscritto», facendo quindi sottintendere che Carrara la pensava come la senatrice grillina e abbia deciso per il cambio di casacche a palazzo civico.

E sul tema del marmo il primo cittadino prosegue. «Secondo il mio parere la gestione del lapideo non è stata cristallina ai suoi tempi. Adesso – ha risposto ai consiglieri di opposizione – sarà molto più trasparente. Non per niente per anni si è detto che non si poteva fare la tracciabilità, ora partirà tra poche settimane il nostro progetto». Una volta presa la parola, Andrea Vannucci di Insieme per Carrara ha rincarato la dose. «Ma ci sta prendendo in giro? C’è una senatrice che parla di rapporti pseudo mafiosi tra amministrazione precedente e mondo del marmo e lei dice che non si costituirà parte civile. Lei rappresenta la città. Ancora più grave: ha appena detto che i carrarini hanno mandato a casa dei mafiosi per scegliere il campione dell’antimafia». Il sindaco ha chiosato: «Lei prende delle parti di frasi e ci trova la logica come meglio crede»