Carrara: in fumo quattro ettari, danni a case e garage. Si indaga sulle cause del rogo

Potrebbe essere stato un falò di sterpaglie a far partire le fiamme sulla collina dello Stabbio. Conto salato per il responsabile

Vigili del fuoco al lavoro

Vigili del fuoco al lavoro

Carrara, 11 settembre 2021Un falò di sterpaglie sfuggito al controllo di chi lo aveva acceso. E’ questa la principale ipotesi attorno alla quale stanno lavorando gli uomini dei carabinieri forestali chiamati a indagare sulle cause del grande incendio che giovedì pomeriggio è divampato sulle colline attorno al centro storico. Per il momento ancora tutte le piste sono aperte e il fascicolo ancora non è stato consegnato alla Procura, ma se le prime impressioni troveranno conferme si potrebbe presto aprire un’indagine per il reato di incendio boschivo colposo il cui responsabile rischia non solo una reclusione da uno a cinque anni, ma anche il pagamento di un conto molto salato visto che potrebbe dover far fronte a tutte le spese sostenute per spegnere il rogo, compreso quindi l’invio sul posto di quattro elicotteri e due canadair.

Intanto il giorno dopo sulle colline tra Stabbio e Montia, mentre ancora qualche pennacchio isolato di fumo ha continuato ad alzarsi sotto l’occhio attento dei volontari, i forestali assieme ai vigili del fuoco hanno passato in rassegna in lungo e in largo tutto il territorio dove sono divampate le fiamme provando a ricostruirne il cammino e, al contempo, facendo la conta dei danni. Anche in questo caso la stima precisa ancora non si è conclusa, ma complessivamente sono andati in fumo circa 4 ettari tra campi e boschi, mentre sono stati danneggiati anche un’abitazione, per fortuna disabitata, e alcuni garage della zona. Ieri, intanto, il sindaco Francesco de Pasquale ha voluto ringraziare pubblicamente tutte le persone che, a vario titolo, hanno partecipato allo spegnimento dell’incendio. "Volontari da tutta la Toscana sono venuti nella nostra città per sostenere i vigili del fuoco , le squadre regionali Anticendio Boschivo e la Protezione civile di Carrara - ha ricordato il primo cittadino sui propri canali social -. La nostra polizia municipale ha invece sostenuto l’operazione disciplinando il traffico e il personale della Regione ha diretto l’intera operazione di spegnimento. Attualmente le indagini per comprendere la natura dell’evento sono in corso e la zona è ancora presidiata. Ringrazio infine la società cooperativa Conad della Lugnola che ha offerto panini e acqua a tutti i presenti".

Hanno invece scelto di aprire una polemica tutta politica il coordinatore comunale di Forza Italia Riccardo Bruschi e il suo compagno di partito Gianni Musetti. "Confidiamo nel lavoro della Procura – dicono i due -, ma crediamo che il Comune debba tenere puliti i terreni e i boschi pubblici e obbligare i privati a tagliare l’erba per prevenire gli incendi". Poi l’affondo all’amministrazione: "A questo si aggiunga – sostengono i due azzurri – che la nostra città non ha partecipato neppure ad un bando regionale per finanziare le strade taglia fuoco. Oltre a queste misure straordinarie, tuttavia, l’amministrazione avrebbero dovuto mettere in pratica anche quelle ordinarie, come la pulizia dei boschi e dei terreni incolti pubblici e privati. Se c’è una responsabilità di un singolo perché ha dato origine all’incendio è giusto che paghi, ma anche il Comune e la Provincia hanno le loro responsabilità per la mancanza di manutenzione e di controlli".