Carabinieri forestali, controlli sulle cave di marmo

Nuova convenzione tra Minis tero e Regione Toscana: l’obiettivo è arrivare a cento verifiche in tre anni in materia di estrazioni e ambiente

Carabinieri forestali in una cava di marmo (foto di repertorio)

Carabinieri forestali in una cava di marmo (foto di repertorio)

Massa Carrara, 13novembre 2019 - Cento verifiche in tre anni nelle cave delle province di Massa Carrara e Lucca. Proseguono indagini e controlli sulle attività estrattive del distretto apuano e lucchese (non solo Versilia, insomma) grazie alla nuova convenzione che sarà sottoscritta dal Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e la Regione Toscana per l’impiego delle unità dei Carabinieri Forestali nell’ambito delle materie di competenza regionale.

Un’iniziativa che prosegue sulla linea dei precedenti protocolli: l’ultimo, sottoscritto dalla Regione con l’allora Corpo Forestale dello Stato, era infatti scaduto ormai alla fine del 2018. Controlli mirati e specifici, da coordinare con gli uffici di specifici assessorati fiorentini, che spaziano dai funghi alla filiera dei rifiuti e che prevedono un articolo specifico per quanto riguarda le attività estrattive, anche in linea con il Piano regionale cave della stessa Regione.

In pratica, la convenzione prevede che saranno affidati ai Carabinieri diversi compiti che in genere rientreranno nell’ambito della «collaborazione per il coordinamento delle attività di vigilanza e controllo sulla coltivazione delle cave con particolare riguardo al distretto Apuo Versiliese»; coordinamento da tenere con un proprio ufficiale e che riguarderà pure il monitoraggio dei prelievi nelle aree di estrazione, del materiale trasportato e della sua pesatura.

Insieme alla Regione e agli enti preposti (come Parco delle Alpi Apuane, Arpat e Usl Toscana Nord Ovest), definiranno e attueranno uno specifico «programma per il rilevamento e il monitoraggio delle quantità di materiali cavati nei diversi siti». Ovviamente anche i controlli diretti nelle aree di cava, sui trasporti e le aree di pesa potranno essere realizzati in sinergia con altri enti. L’obiettivo fissato è, come detto in apertura, arrivare a effettuare 100 verifiche nelle cave delle due province del distretto lapideo apuano e lucchese, mettendo sotto la lente di ingrandimento il rispetto di tutte le normative che disciplinano il settore, a tutti i livelli.

Le altre collaborazioni fra Carabinieri Forestali e Regione: prevenzione degli incendi boschivi (una o più pattuglie per provincia per un numero di 1.500 turni di servizio annui per l’intera regione); le attività di vigilanza e controllo sulla conformità degli interventi alle disposizioni di legge e sul rispetto delle autorizzazioni emesse dagli Enti competenti e delle dichiarazioni presentate per l’attuazione degli interventi forestali; vigilanza sui cantieri forestali; vigilanza e controlli in materia di funghi e tartufi; prevenzione del bracconaggio verso Ibis eremita e beccaccia, della pesca di frodo; controlli sulla filiera dei rifiuti e per la qualità dell’aria. Dal canto suo la Regione stanzierà 398mila euro all’anno, fino a fine 2021, per contribuire a realizzare le attività previste dalla convenzione. © RIPRODUZIONE RISERVATA