Camion di aiuti per l’Ucraina dai Metodisti

Ponte di solidarietà grazie all’impegno della chiesa di corso Rosselli, insieme all’Accademia della pace. Fiaschi: "Grazie a tutti"

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CARRARA

Un ponte di solidarietà tra Carrara e l’Ucraina. La chiesa metodista di corso Rosselli, attraverso l’Accademia della pace, in prima linea per aiutare le popolazioni colpita dalla guerra. "Fin da qualche giorno dopo la dichiarazione di guerra all’Ucraina – spiega Simone Fiaschi, presidente del consiglio della chiesa metodista di Carrara – con l’Accademia e con una signora ucraina, Nadia, abbiamo partecipato alla raccolta di viveri, indumenti, medicine, coperte e altri beni di prima necessità da inviare in Ucraina e per i profughi i arrivati nel nostro territorio. Come fatto subito dopo la seconda guerra mondiale quando i metodisti distribuivano il vestiario e beni alimentari provenienti dall’America nei quartieri disagiati della nostra città, abbiamo deciso di aderire a questa proposta". La macchina della solidarietà si è così messa in moto e in poche settimane la piccola chiesa cittadina è riuscita a riempire due camioncini. "Lo scambio e l’incontro con i donatori ci ha dato la possibilità di conoscere persone sconosciute, mosse dallo spirito di solidarietà e ci ha permesso di ricordare con loro le storie i contatti avuti con la nostra chiesa dalle generazioni precedenti – prosegue Fiaschi – E’ stata una bella sorpresa vedere che già la prima domenica avevamo raccolto così tanti doni che abbiamo dovuto avvalerci di un furgone per portarli al deposito dei tir in partenza per l’Ucraina. La raccolta è proseguita anche nelle settimane successive con medicinali, grembiuli per la scuola, quaderni, materiale di cancelleria per i bambini e le bambine ucraini che sono stati inseriti nelle nostre scuole, alimenti, prodotti per l’igiene intima di neonati e adulti. Nei limiti delle nostre forze, vorremmo sempre interagire con la cittadinanza anche in momenti così difficili come quello che stiamo vivendo, per rimarcare il nostro impegno nei confronti degli ultimi. Vorremmo anche ringraziare le persone che hanno fatto proprio il nostro appello". La chiesa di corso Rosselli però è da sempre impegnata non solo nella solidarietà, ma anche in battaglie civili contro qualsiasi discriminazione.

"In questo periodo abbiamo illuminato la grande facciata di marmo bianco della nostra Chiesa grazie a due faretti che emettono luce bianca e che verranno dotati di vetri colorati a seconda di ricorrenze alle quali teniamo in maniera particolare, come l’otto di marzo, il 17 maggio giornata contro l’omotransbifobia, il 27 novembre giornata contro la violenza sulle donne per fare solo alcuni esempi – conclude Fiaschi – Utilizzeremo delle luci colorate come una forma di comunicazione con il resto della città per sensibilizzare i più su questi temi a noi cari".