Boom di terre asportate dalle cave Un milione di tonnellate dal monte

Numeri positivi che sostengono l’ambiente: il materiale, mischiato con acqua, può diventare un problema "Riuscire a portarle via è sicuramente un passo avanti per la città, i bacini e le imprese interessate"

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di Daniele Rosi

Numeri da record per la produzione di terre asportate dalle cave di marmo. Un passo in avanti importante per quanto riguarda il contrasto al rischio idraulico ed idrogeologico e di pulizia dei monti, che permette di guardare in modo positivo al miglioramento della sicurezza del territorio e dell’ambiente montano. Il dato è stato comunicato all’interno della commissione marmo presieduta da Nicola Marchetti; commissione in cui il dirigente del settore marmo e servizi ambientali, Giuseppe Bruschi, ha fornito un quadro dettagliato sulla buona situazione in merito all’esportazione di terre dalle cave.

"Il dato della produzione delle terre è impressionante – ha commentato Bruschi – con un 2022 che rappresenta il record assoluto di tonnellate asportate. Si supera il milione di tonnellate e non c’è mai stato un dato così alto. Riuscire a far portare via le terre in questa quantità è una cosa positiva per tutto il territorio, per i bacini montani, la città e le imprese che sono riuscite a trovare un mercato importante per questo prodotto". Il dato esatto del 2022 è di 1 milione e 143mila tonnellate tolte dal monte. Un numero effettivamente alto se paragonato con le quantità prodotte nel recente passato e anche qualche anno più indietro. Basti pensare che ad esempio, nel 2016, la produzione di terra asportata era stata solo di 97mila tonnellate.

Numeri sui cui il consigliere Matteo Martinelli ha ricordato di come, quando si parla di produzione, in questo caso rappresenti il dato di passaggio alla pesa. "Di questo dato record delle terre – ha sottolineato Martinelli - dobbiamo precisare che dentro sono presenti anche produzioni di anni precedenti che sono rimaste ferme al monte per i più svariati motivi. Già negli anni dell’amministrazione De Pasquale i passaggi di materiale di risulta dalle pese sono state superiori di tre volte rispetto al quinquiennio precedente. Alcune aziende avevano vinto delle gare di appalto su alcune opere importanti nei porti liguri e quindi avevano bisogno di grandi quantità di materiale di questo genere. E’ un risultato da record e la speranza è che il trend possa proseguire".

Su questo tema in commissione si è parlato anche, proprio per continuare con questo trend e puntare a una maggior sostenibilità ambientale e pulizia del monte, di come fare per mantenere alto il dato di produzione di terre portando i materiali il prima possibile dal monte a valle. Da qui la necessità, tirata fuori più volte durante il confronto, di studiare in modo dettagliato il Piano regionale cave e il Piano attuativo dei bacini estrattivi. Tra i suggerimenti anche la proposta del consigliere Martinelli di prendere in esame due atti approvati dall’amministrazione De Pasquale secondo cui, seguendo i criteri di premialità, si potrebbe dare ulteriore impulso alla città sull’artigianato artistico e il settore collegato alla filiera del marmo che non rientra nelle attività classiche di produzione e commercio. Tra i numeri snocciolati in commissione, spazio anche per alcuni dati sulla produzione dei blocchi, con in questo caso un piccolo rallentamento rispetto al recente passato con alcune riflessioni sul perché ci sia stata una, seppur minima, contrazione.

Il dato della produzione di blocchi nel 2022 si attesta ufficialmente a poco più di 736mila tonnellate estratte dal monte. "Per quanto riguarda i blocchi, il dato del 2022 registra una produzione contenuta – ha aggiunto Bruschi – di poco superiore ai valori minimi del 2020 in piena pandemia quando ci fu anche il blocco delle cave che durò alcuni mesi. Un dato che è però inferiore rispetto al 2021 anche se non in modo troppo ampio. Questa flessione è probabilmente dovuta a problemi dei mercati dopo la pandemia e ad alcuni in modo particolare come quello orientale che ancora non si è ripreso del tutto".