Bollette, ecco quanto pesa la stangata

Aumentano le spese e anche le preoccupazioni: "Impossibile fare programmi per il futuro e investire è complicato". Coinvolti tutti i settori

Sensibilizzare sul tema degli aumenti dei costi e delle bollette, così da far comprendere il momento di difficoltà vissuto dal terzo settore. Alberghi, bar, negozi di abbigliamento o laboratori orafi. Tutti – in modo più o meno marcato – si sono visti costretti ad affrontare il ’balzello’ del caro bollette. Molte attività hanno anche aderito a “Bollette in vetrina“ di Confcommercio proprio in quest’ottica.

"Questa calda estate ha comportato un uso continuo dell’aria condizionata – spiega Sabrina Giannetti dell’hotel Eden al Cinquale – In più è salito il costo del kilowattora e non è stato un aumento proporzionato: rispetto al luglio 2021 in cui abbiamo speso 4600 euro a fronte di 21mila kilowatt, nel luglio di quest’anno i kilowatt sono stati 38mila ma gli euro in bolletta quasi 25mila". "La bolletta grossa a luglio – le fa eco Alessandro Costa del ristorante Amici dell’universo – Solo di luce 4500 euro e stiamo aperti solo di sera. Lo scorso anno? Erano 1800 circa. E la spesa media si è abbassata del 25-30%, senza contare l’aumento dei prezzi (un chilo di vongole ha toccato i 18 euro). Il 13 settembre nuova manifestazione a Roma".

"Abbiamo cambiato il contratto da poco per cercare di contenere le spese, molte delle quali sono fisse come frigoriferi e macchinari per alimenti", spiega Paolo Manicardi della Formaggeria Romeo e Paolo. "Abbiamo spento le luci nei giorni scorsi per protesta – ricorda Alessio Filippi di Alter Ego – e sottolineare il problema del caro bolletta. Attendo di conoscere la cifra della prossima, l’importante comunque è essere solidali". Di luci spente, stavolta per necessità, parla anche l’orafo Paolo Balacco di Adamas: "Ho abbassato il voltaggio sostituendo alcuni faretti con lampade a risparmio energetico per ridurre i costi". "Sono raddoppiati, l’ho visto in alcune delle ultime bollette – spiega Leyla Kuris – Da 250 euro sono arrivata a 400, spero che il trend cambi". "Anche se il nostro lavoro non si basa sull’energia elettrica abbiamo visto aumenti del 20% circa – racconta Antonella Bertelloni di Sottosotto – Agiamo sull’illuminazione, in tutti i casi siamo preoccupati per l’inverno quando accenderemo i riscaldamenti". "C’è stato un balzello di 100 euro tra luglio dello scorso anno, spesa sui 253 euro, e quest’anno dove la bolletta era di 365 euro", spiega Sara Bertelloni delle boutique Fioroni.

"Le famiglie risentono molto di questi aumenti: diversamente dalle attività che possono agire al limite sui prezzi, possono solo tirare ancor più la cinghia – dice Bruno Ciuffi, titolare del Bar La Perla e presidente provinciale Confcommercio – Mi sono trovato ad acquistare meno merci per tenere spenti frigoriferi e razionalizzare le spese. Bar, pasticcerie e ristoranti hanno attrezzature che restano accese la notte". "Abbiamo avuto rincari, andando avanti se si protrae la situazione dovremo intervenire – dice Giacomo Nunziati, Bar Tirreno. Speriamo che lo Stato prenda misure giuste".

Irene Carlotta Cicora

(fotoservizio Paola Nizza)