Massa, 6 settembre 2022 - "Quando è arrivata la bolletta e l’abbiamo aperta, abbiamo pensato che ci fosse stato un errore. Invece no, nessuno sbaglio. Era semplicemente altissima, a causa del boom del prezzo della materia prima". Sabrina Giannetti, titolare dell’hotel Eden al Cinquale, ha visto recapitarsi un conto salatissimo per i consumi di energia elettrica.
«La bolletta di luglio è stata davvero altissima ma ci aspettiamo altri aumenti sia in agosto che per settembre – racconta – Nel luglio del 2021 abbiamo ricevuto una bolletta da 4600 euro circa mentre per lo stesso mese di quest’anno abbiamo letteralmente sfiorato i 25mila euro. Un aumento che, tra l’altro, non è stato proporzionato ai consumi. Luglio è stato caldissimo e questo ha comportato un forte uso dell’aria condizionata, notte e giorno. Se nel 2021 avevamo consumato 21mila kilowattora, quest’anno sono stati 38mila dunque in pratica raddoppiati. La bolletta però non è solo raddoppiata...".
Le difficoltà del caro bollette, a livello locale come naziona le, mettono le attività di fronte a sempre nuove prove di resistenza. "Tutto ciò mette a rischio la sostenibilità economica delle aperture nel fuori stagione, dove il target degli utenti cambia perché non si tratta di vacanzieri ma di trasferte lavorative, quindi con budget diversi – prosegue Giannetti – Il costo della materia prima è schizzato alle stelle e non si è ancora stabilizzato. Senza dimenticare l’indotto, insomma si innesca un circuito che sta sfuggendo di mano. Federalberghi per questo motivo propone tre strategie: far rientrare gli alberghi nella categoria delle aziende fortemente energivore quali sono per poter avere agevolazioni, calmierare i prezzi e raddoppiare il credito di imposta rendendolo retroattivo. Inoltre c’è un progetto a lungo termine che si basa sul sostenere e rendere sempre più fluido il raggiungimento dell’autoconsumo, quindi con pannelli solari e così via. Anche se, comunque, non potrà andar bene per strutture antiche o poste nei centri storici, che subiscono vincoli per esempio delle belle arti".
Il problema è guardare al futuro e fare programmazione, perché le variabili da tenere presenti – ma difficili da controllare – sono davvero tante. "Stiamo aspettando la bolletta monstre di agosto e quella di settembre, poi faremo delle valutazioni sul fuori stagione – chiude Giannetti – La situazione è complessa e ingarbugliata. Della stagione turistica del 2022 non c’è niente da dire, è andata bene. Purtroppo i proventi fatti in più ce li sta ’mangiando’ proprio il caro bollette".