Bocciate da ‘Goletta Verde’ le foci di Carrione, Lavello e Brugiano Si salva solo il Versilia: i dati delle analisi entro i limiti della legge

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Sono ancora inquinate le foci dei corsi d’acqua della costa apuana: Lavello, Carrione e Brugiano. Si salva invece quella del Versilia a Montignoso secondo i campionamenti effettuati durante la campagna di Goletta Verde di Legambiente fra 20 e 22 giugno. Difficile aspettarsi un risultato diverso visto che le stesse foci sono inserite fra quelle in cui vige il divieto di balneazione permanente per motivi igienico sanitari, compresa la foce del Versilia dove invece la qualità delle acque era entro i limiti di legge. I risultati sono stati presentati ieri mattina a Firenze alla presenza dei vertici di Legambiente e Arpat.

I campionamenti di Goletta Verde non si vogliono sostituire ai dati ufficiali ma integrano il lavoro delle autorità competenti. Se, infatti, i dati di Arpa sono gli unici che determinano la balneabilità di un tratto di costa a seguito di ripetute analisi, le analisi di Goletta Verde hanno invece l’obiettivo di individuare le criticità dovute ad una cattiva depurazione dei reflui in specifici punti, come foci e canali, il principale veicolo con cui l’inquinamento, generato da un’insufficiente depurazione, arriva in mare. Dai prelievi sulla costa apuana sono risultate fortemente inquinate le foci del Carrione a Carrara e del Brugiano a Massa: lì si registra una presenza di enterococchi intestinali superiore a 400 per 100 millilitri di acqua e oltre 1.000 escherichia coli per 100 millilitri. Solo inquinata invece la foce del Lavello alla Partaccia. In controtendenza il quarto punto di campionamento a Montignoso dove la foce del Versilia rispettava tutti i parametri di legge.