Bernardi: «Dimentichiamo anche il Campo dei pini»

Dopo la rabbia dei tifosi, l’opposizione affila le unghie sulla chiusura dello stadio

Bernardi Massimiliano

Bernardi Massimiliano

Carrara, 24 settembre 2018 – Massimiliano Bernardi , consigliere comunale di Alternativa per Carrara interviene a gamba tesa sulla vicenda stadio. «La vergogna per l’inagibilità dello stadio è il prosieguo delle chiusure e delle devastazioni prodotte dalla giunta De Pasquale». E prosegue: «Al posto del Campo dei pini a Marina c è una raccolta di firme per salvare il simbolo dello sport marinello. Tuttavia nessuno risponde: i grillini non danno né indirizzo politico né una spiegazione ai problemi della città. Hanno adottato la strategia del silenzio e del menefreghismo delle chiusure e delle devastazione dei luoghi pubblici più importanti. Gare deserte, pretese assurde e un progetto per edificare bocciato dalla Regione Toscana». Bernardi aggiunge anche «l’edificazione selvaggia a Villa Ceci con le cubature delle scuole abbattute». Da qui l’annuncio di una mozione «per fare luce su una vicenda che è una via di mezzo fra il fantozziano e il surreale. Francesco De Pasquale e Alessandro Trivelli, sul tema non hanno molti margini di manovra. Il Campo dei Pini versa in una gravissima condizione di abbandono, è di proprietà del Comune e la Portuale, non avendo più un campo dove giocare, è rimasta anche senza presidente per promesse non mantenute da parte dei 5 Stelle. Trivelli si era impegnato già nel 2017 a restituire al calcio una struttura che “doveva essere recuperata” quanto prima e veniva pubblicata una manifestazione di interesse per la gestione. Nel bando erano previsti lavori di rifacimento del terreno di gioco, del manto sintetico, la ristrutturazione dei fabbricati esistenti e la realizzazione di un nuovo fabbricato ad uso spogliatoi per un totale di 750mila euro a fronte di una convenzione per 10. La domanda che ci si doveva porre prima di pubblicare il bando era: dove si trova un soggetto disposto ad investire 750mila euro con la speranza di ammortizzare la cifra in dieci anni? E quindi la gara era andata deserta. Nel frattempo l’area è rimasta abbandonata e l’amministrazione menefreghista ha deciso di destinarla alla costruzione del nuovo polo scolastico dopo la demolizione del complesso di Villa Ceci. La raccolta di firme in atto impone il rispetto delle richieste dei cittadini come principio di democrazia anche per mantenere le promesse fatte in campagna elettorale sullo sport e per favorire ogni forma di partecipazione, soprattutto giovanile e di aggregazione. La richiesta è semplice: “un impegno del sindaco e della giunta a far eseguire i lavori di manutenzione rimediando ad un danno enorme che è stato fatto ad un territorio che ha vissuto una lunga storia sportiva nelluogo aggregativo per eccellenza come un campo di calcio».