"Beni estimati, questione politica"

Tra i temi toccati durante il consiglio comunale di giovedì sera, spazio anche agli interventi sul settore lapideo. E’ stato soprattutto il consigliere dei Cinque stelle, Matteo Martinelli, ad affrontare il discorso incentrato sul contenzioso instaurato da alcune aziende contro il Comune in ordine alla proprietà, pubblica o privata, di alcune cave e numerose frazioni di esse; i cosiddetti ‘beni estimati’.

"Si tratta di una questione annosa e di enorme importanza – ha commentato Matteo Martinelli - non solo dal punto di vista politico, ma soprattutto per l’impatto che l’esito della controversia avrà sui cittadini. Se fosse riconosciuta la proprietà pubblica di tutte le cave, i canoni di concessione del Comune potrebbero aumentare di diversi milioni di euro". Canoni lo ricordiamo, non soggetti ad alcun vincolo di destinazione a differenza di altre tipologie di entrate. Questo consentirebbe di mettere a disposizione dei cittadini nuove opere pubbliche, sgravi su tasse e tariffe e soprattutto maggiori servizi e incentivi alle piccole imprese. "Sono risorse che in momenti così complicati dal punto di vista economico e sociale, potrebbero veramente dare una svolta nella qualità della vita – sottolinea il consigliere Cinque stelle - soprattutto per i ceti in maggiore difficoltà. Ritengo che su un tema così importante e rilevante per i cittadini non ci dovrebbero essere dubbi o tentennamenti, perché gli interessi pubblici sono tali da indurre l’Amministrazione a presentare ricorso quanto prima".

Sulla questione è intervenuta in risposta la sindaca Arrighi, che ha dichiarato in consiglio di aver chiesto un parere legale circa i beni estimati e prendersi così le giuste tempistiche di analisi viste le implicazioni. "Ho accolto con disappunto la risposta dalla sindaca Arrighi – conclude Martinelli - che invece ha palesemente tentennato annunciando di aver chiesto un parere legale e quindi di non aver ancora preso una decisione definitiva in merito alla possibilità di ricorrere in Cassazione. Ho già chiesto inoltre che la questione venga affrontata quanto prima all’interno della Commissione marmo".

D.R.