Battuta di caccia ai cinghiali in difesa dei campi

Filattiera, organizzata in via straordinaria dopo l’avvistamento di un branco da parte di agricoltori in zona Migliarina. Due abbattimenti

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di Roberto Oligeri

Qualcosa si muove, finalmente, a difesa delle nostre coltivazioni per fermare il proliferare degli ungulati, soprattutto cinghiali, che da molto tempo devastano i campi. Dopo troppo tempo speso in comunicati, promesse non mantenute e parole “vuote“, all’alba della domenica appena trascorsa una battuta di caccia straordinaria è stata effettuata nella Piana di Filattiera. Parliamo, è giusto ricordarlo, di uno dei pochi territori ancora coltivati in Lunigiana, lungo le sponde del fiume Magra, dove i coltivatori lavorano ogni giorno per sostenere la famiglia. Ebbene, il martedì della scorsa settimana un branco di cinghiali era stato avvistato e fotografato da alcuni agricoltori nella zona denominata “Migliarina“. L’avvistamento era stato subito comunicato alla Polizia Provinciale che ha provveduto ad organizzare una battuta straordinaria. Agenti, agricoltori e cacciatori si sono ritrovati sul posto alle prime luci di domenica. "La battuta è stata effettuata da cacciatori del nostro Comune, con al seguito dei cani addestrati per la caccia al cinghiale - riferisce un referente del gruppo “Gli Agricoli di Filattiera“ -. Sono stati tutti affiancati da agenti della Polizia Provinciale che hanno supervisionato ogni fase dell’operazione. Sono stati abbattuti due esemplari adulti, un grosso maschio e una femmina, mentre cinque cinghiali più giovani si sono dileguati, inafferrabili. La zona dove si sono verificati gli abbattimenti è lungo il fiume Magra, precisamente la sponda lato Groppoli-Filattiera - continua l’agricoltore lunigianese - e questa iniziativa rappresenta un primo passo concreto per arginare l’esplosione demografica di questi grossi selvatici che rappresentano una vera e propria calamità “biblica“, nei confronti delle nostre produzioni agricole. Ci sentiamo di ringraziare innanzitutto Paolo Chiocca, il comandante della Polizia Provinciale e tutti i suoi agenti, così pure i cacciatori intervenuti , sempre attenti ad aiutarci nell’intento di eliminare o quanto meno limitare il numero di questi bestioni, autentici “panzer a 4 zampe“ capaci di distruggere in una nottata il raccolto di un’intera stagione".