"Basta Far West alle cave". Cisl chiede il confronto con gli industriali: "Le Apuane sono di tutti"

"La legge 35 non risponde alla velocità di aggressione delle montagne. L’unica strada possibile è il dialogo con le imprese di escavazione".

"Basta Far West alle cave". Cisl chiede il confronto con gli industriali: "Le Apuane sono di tutti"

"Basta Far West alle cave". Cisl chiede il confronto con gli industriali: "Le Apuane sono di tutti"

Cisl Toscana Nord e la Filca Cisl mettondo in risalto le sempre più evidenti prese di posizione a favore della difesa delle Apuane, propone di fare sintesi sulla filiera corta del marmo. "L’importante partecipazione ed il consenso ottenuto dal convegno e dalla manifestazione organizzati nei giorni scorsi su marmo, escavazione e ambiente, l’apparente strano disinteresse all’ascolto da parte di chi è preposto al governo del territorio – scrivono da Cisl –, la continua diminuzione occupazionale del settore, soprattutto al monte (coerentemente con l’introduzione dei nuovi macchinari da taglio - paradossalmente molto utile in tema di sicurezza su lavoro), la necessità strategica di organizzare una vera filiera al piano composta di siti, terreni e capannoni non ridotti a semplici depositi che non rappresentano occasioni per creare nuova occupazione, sono tutti elementi che abbisognano di chi, guardando al bene delle nostre comunità umane e del territorio, intende porsi in confronto per portarli a sintesi, con i diversi mondi che si interfacciano sul piano industriale, occupazionale, ambientale, civile".

I sindacati si dicono pronti a confrontarsi "in sintonia senza posizioni preconcette e preconfezionate ma proponendo idee e valori chiari per guardare ad un percorso nuovo caratterizzato da vedute più ampie e più coraggiose e rimangono disponibili al confronto con l’associazione industriali, che fino ad ora ha avuto un atteggiamento poco incline all’ascolto, almeno a Massa Carrara". Cisl Toscana Nord ritiene che "tutto il sindacato confederale debba e possa fare uno sforzo ulteriore per confrontarsi con i vari soggetti portatori di interessi ponendosi con una visione diversa che non si limiti, come sovente accade, ad analisi locali un po’ chiuse e meramente partigiane".

"Le Apuane non sono solo nostre (dei carrarini, dei massesi, dei versiliesi, dei lunigianesi e dei garfagnini) – proseguono le due sigle sindacali –, ma essendo un bene comune così ampio ed importante sono sentite come loro anche dal resto della popolazione toscana, ligure e non solo. Gli adempimenti burocratici generati della legge regionale 35, stanno dimostrando che un determinato contesto di escavazione non è in grado di rispondere alla velocità di aggressione al monte impressa dalla combinazione nuovi macchinari e attività estrattive private. Riteniamo e ribadiamo come Cisl e come Filca Cisl che l’unica strada possibile da percorrere è quella del confronto: diversamente l’esito continuerà ad essere il solito, ovvero un far west sregolato che tende ad alimentare ed elevare di molto la conflittualità".