Badante accusata di furto Sono spariti 2.500 euro

La vittima un pensionato che non si è accorto di nulla. Adesso è morto

Sono ore d’attesa per le due donne (una badante e sua nuora) accusate di furto aggravato ai danni di un uomo di 80 anni deceduto da qualche tempo. Ieri mattina, in Tribunale a Massa, durante l’ultima udienza del processo, il Pubblico ministero ha chiesto una condanna a 2 anni e 8 mesi per la badante e a 2 anni e 4 mesi per la nuora. Le due donne sono accusate, in sostanza, di aver speso circa 2.500 euro senza averne diritto. In pratica, secondo il Pm, la badante dell’ottantenne avrebbe preso senza permesso il bancomat dell’anziano, che ormai stava piuttosto male, con il fine di effettuare più prelievi per spese private e non per il mantenimento dello stesso pensionato che era stato affidato alle sue cure. E non finisce qui: la nuora della donna avrebbe anche lei usato indebitamente la carta di credito del pensionato. L’avrebbe fatto nel giorno in cui si sarebbe assentata la badante e lei l’aveva sostituita nelle cure all’anziano. Durante una delle ultime udienze, il legale delle due imputate, l’avvocato Giuseppe Del Papa, ha citato come testimone uno dei dipendenti della filiale dell’agenzia bancaria dove sono stati fatti i prelievi.

L’uomo si è limitato a confermare i prelievi sostenendo di non aver rilevato anomalie di alcun tipo. Dopo aver ascoltato la requisitoria del Pubblico ministero che sollecitava la condanna delle due donne, nella sua arringa l’avvocato Giuseppe Del Papa ha chiesto, al contrario, la loro assoluzione rilevando una serie di presunte incongruenze nel castello accusatorio. Nella tarda serata di ieri il giudice Valentina Prudente (nella foto) era ancora in camera di consiglio.

A.Lup.