Azienda rischia la chiusura Non è nell’elenco Ristori

Fosdinovo, la nota pasticceria "La Rosa" non rientra nei Codici Ateco. Niente indennizzi ma i titolari sono pronti alla battaglia per ottenere gli aiuti

Migration

Nessun indennizzo economico per la nota e frequentata Pasticceria “La Rosa”, i titolari sono pronti a chiudere l’attività. L’azienda di Caniparola, sulla via Aurelia, nel Comune di Fosdinovo a pochi metri di distanza dal confine con Sarzana è di fronte a un bivio: resistere anche senza gli aiuti, oppure chiudere tutto. I fatti: l’azienda, ristrutturata di recente e che conta quattro dipendenti, svolge attività di produzione di pasticceria fresca con codice Ateco 107120 come attività principale. Arriva la pandemia e si vede costretta a limitare fortemente l’attività di vendita ed erogazione di servizi a seguito del Dpcm governativo. I titolari sperano di ottenere ristori da parte del governo, ma scoprono di non rientrare negli aiuti economici.

"Oltre il danno, la beffa - informa il dottor Mario Bonelli di La Spezia, commercialista della Pasticceria - è stato riscontrato che, scorrendo i codici Ateco del decreto Ristori Bis, non si trova il codice 107120 e pertanto l’esercizio non ha diritto ad alcun contributo da parte dello Stato. Ed a nulla è servito contattare sia l’Agenzia delle entrate della Spezia, sia quella di Massa-Carrara per evidenziare il refuso. Solo il codice 56.10.30 ha avuto i ristori e non si comprende il motivo dell’esclusione del codice 107120, che non è stato previsto nell’elenco, così pure si stanno verificando molti altri casi di attività escluse dagli indennizzi. Purtroppo, questa singolare situazione - puntualizza il professionista - rappresenta un motivo che sta portando il titolare, al fine di non vedere il conto economico dell’azienda estremamente penalizzato, a valutare drastiche decisioni per il futuro della stessa. Nello specifico, non si comprende con quale criterio l’attuale Governo abbia ammesso ad usufruire - domanda il commercialista Bonelli - degli indennizzi alcune aziende, mentre altre no. Sono molte le realtà che, per qualche ostacolo di carattere burocratico non sono riuscite ad ottenere tale ristoro, vitale per la loro sopravvivenza. Sicuramente ricorreremo alle Commissioni Tributarie al fine di vedere riconosciuto un diritto che, al pari di altri, ci spetta".

Roberto Oligeri