A Massa Carrara l’atletica leggera cresce a dispetto di tutto

La società Alta Toscana chiude l’anno con ottimi risultati. I suoi atleti sono nei primi posti delle classifiche

Il patron Giuseppe Mannella

Il patron Giuseppe Mannella

Massa, 29 dicembre 2019 - La passione per l’atletica leggera in provincia è più forte delle carenze strutturali. La società Alta Toscana ha chiuso il 2019 in netta crescita di risultati e di iscritti. Il patron Giuseppe Mannella, da anni selezionatore tecnico nazionale, non può che esserne soddisfatto pur stigmatizzando le difficoltà in cui si trova ad operare. Iniziamo dalle buone notizie. I vostri ragazzi vanno alla grande... "Si, c’è stato un miglioramento delle prestazioni sia a livello Fidal Nazionale che negli enti di promozione sportiva. Abbiamo piazzato nei primi dieci posti delle classifiche nazionali 5/6 nostri atleti. Penso ad Gioele Alari nei 3000 siepi, alla Michela Barotti nel triplo e nella velocità, a Samuele Baldi nel lungo, alla Viola Cipollini nel mezzofondo, a Samuele Ceccarelli nella velocità e a Jacopo Mussi nell’asta. Non è normale perché ci scontriamo con realtà come Firenze, Livorno e Lucca che hanno un bacino molto più ampio di atleti frutto anche di un’impiantistica ben diversa".

Impiantistica, la nota dolente. Com’è la situazione? "Brutta. Nel campo scuola di Massa la pista è utilizzabile solo per distanze brevi, fino a 150 metri e discipline come salto in alto o salto con l’asta non si possono fare. In più c’è l’handicap dell’assenza di illuminazione. E le radici dei pini hanno rovinato il fondo del terreno. Ma dove si vedono piante all’interno di un campo di atletica? Bisognerebbe rifarlo nuovo ma proprio per queste ragioni la spesa diventa ingente. Con impianti accoglienti e funzionali sarebbe più facile avvicinare i ragazzi allo sport". La voglia di atletica eppure c’è. "Certo, lo prova il fatto che anche in queste condizioni siamo arrivati a 200 ragazzi e in estate abbiamo avuto tante richieste. Anche nelle manifestazioni si è avuto un grande riscontro. La gara del Candia tra iscritti e spettatori ha fatto registrare un migliaio di persone. Quella a Marina di Carrara ha richiamato 500 ragazzini. Sono convinto che se avessimo un rettilineo coperto e una club house gli iscritti raddoppierebbero".

Parliamo di attività indoor. E’ vero che nel 2020 punterete su quella? "A Marina di Carrara monteremo una pista indoor. Basterebbe crearvi una pista da 200 metri per diventare il centro più importante in Italia per attività al coperto richiamando atleti da ogni parte a gennaio e febbraio ma ci vuole la volontà. Sempre nell’indoor vorremmo coinvolgere il Provveditorato per fare i campionati studenteschi". Altri obiettivi nel 2020? "Da una parte c’è la volontà di consolidarsi nel panorama nazionale a livello di prestazioni. Abbiamo altri giovani emergenti che possono entrare nei primi posti delle classifiche. A livello di attività vorremmo organizzare tre grandi manifestazioni: confermare il campionato toscano di corsa in montagna nel Candia, farne una a Carrara su pista e allestirne un’altra su strada sui 10.000 metri lungomare".