Asta pilotata, 13 indagati Giro di falsi finanziamenti

Secondo l’accusa sarebbero stati presentati finti documenti per avere il denaro. Tentata estorsione nei confronti di un bancario. Il pm: consegnò 250mila euro

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Un’asta "pilotata" per la vendita di una casa ha innescato un’inchiesta della procura (pm Alessia Iacopini) che ha trascinato davanti al gup Marta Baldasseroni 13 persone. Sullo sfondo un giro di finanziamenti falsi che ha coinvolto anche un funzionario di banca col doppio ruolo di vittima (di un tentativo di estorsione) e indagato. Almeno questo è il teorema della procura tutto da verificare in aula. Per turbativa d’asta sono indagati Carmine Romano, Carla Santorelli, Fabrizio Micheli, Nicola Mari e la sorella Francesca, Massimo Di Stefano e Simona Della Rosa, custode del bene. Avrebbero allontanato gli offerenti nella procedura di vendita all’asta della casa già di proprietà di Francesca Mari, presentando offerte dilatorie per consentire ai vecchi proprietari di permanere nella disponibilità dell’immobile. Carmine Romano, Santorelli e Micheli sono accusati di aver presentato offerte, di aver pagato solo la cauzione senza perfezionare poi l’acquisto per far decadere l’aggiudicazione e ribassare il prezzo mentre Della Rosa non sarebbe intervenuta pur sapendo che i tre offerenti agivano quali prestanomi dei Mari e solo per far rientrarli nel possesso dell’immobile. C’è anche un’accusa di estorsione che coinvolge Carmine Romano, Di Stefano, Micheli, Nicolas Di Stefano e Alessandro Puccetti: avrebbero minacciato Luca Terreni (all’epoca dei fatti, nel 2018, funzionario della filiale di piazza Aranci del Monte dei Paschi) prospettandogli una denuncia nei suoi confronti da parte di intestatari inconsapevoli di rapporti bancari. Il Terreni, secondo la procura, avrebbe consegnato loro 250mila euro poi girati alle presunte vittime di truffa per convincerle a non sporgere querela. Puccetti è accusato di essersi presentato al Terrani dicendo di essere lo zio di una donna a nome della quale, a sua insaputa, era stato richiesto un finanziamento con documentazione falsa. Terreni, Carmine Romano, Massimo Di Stefano, Fabrizio Micheli, Angelo Romano e Federica Pinarelli, sono indagati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa: avrebbero ottenuto dalla Compass finanziamenti senza corrispondere le rate, soldi ottenuti presentando documentazione falsificata, quali buste paga alterate per dimostrare un reddito e una solvibilità in realtà inesistenti e fotocopie di documenti di identità alterati. La Pinarelli, dipendente di una copistera di Massa, si legge nell’avviso di conclusione indagini, avrebbe consentito a Angelo Romano, di accedere al proprio computer e alla stampante per creare la documentazione falsa.

Guido Baccicalupi