Art bonus: un’Accademia da serie A Prima in Italia per il riconoscimento

L’istituto di Casani ha vinto il premio messo a disposizione dal Mibact

La premiazione

La premiazione

Carrara, 14 marzo 2018 - «La nostra Accademia la prima al mondo. Vogliamo che resti in serie A». A parlare è Giancarlo Casani, presidente dell’Accademia di belle arti, durante la consegna del prestrigioso premio Art bonus per il restauro della storica sala dei Marmi Il segretario generale Mibact. 2017. Il concorso, ideato e promosso nel 2016 da Ales, società in house Mibact, in collaborazione con Pro-mo Pa fondazione Lubec, è nato con l’obiettivo di premiare l’impegno di quanti, beneficiari e mecenati, rendono possibile attraverso l’art bonus il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale del Paese. Il progetto dell’Accademia si è classificato primo sulla piattaforma del concorso con 1.219 voti online su 8.354 preferenze espresse per i 102 progetti proposti. Ideato dall’architetto Paolo Camaiora e finanziato grazie alle donazioni di dieci mecenati, imprenditori nel settore del marmo, il progetto che ha vinto il concorso ha interessato il restauro della sala del campionario dei Marmi, nella quale sono conservati 210 campioni di pregiati marmi italiani, alcuni di essi introvabili perché esauriti o perché le cave sono state abbandonate. Il segretario generale del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, architetto Carla Di Francesco, ha consegnato il premio al presidente. Presenti il prefetto Enrico Ricci, il sindaco Francesco De Pasquale, il direttore Luciano Massari, Carolina Botti di Ales, direttore referente Art bonus per il Mibact, e Francesca Velani, direttore Lubec e vicepresidente Promo Pa fondazione. «Un premio come questo – ha detto Carla Di Francesco, segretario generaleMibact, consegnando il premio al presidente – è soprattutto un riconoscimento alle scelte e alle volontà dei singoli che contribuiscono al restauro e alla valorizzazione del patrimonio culturale, affiché si consolidi nei cittadini quel senso di appartenenza all’eredità culturale che è base per la crescita sociale, culturale ed economica». Orgoglioso del prestigioso riconoscimento Casani: «Ringraziamo il ministero per aver varato l’ottima legge dell’Art bonus, una delle migliori e più efficaci degli ultimi cinquant’anni per favorire il recupero, in tempi certi e rapidi, dei nostri beni culturali. Questa è, per la nostra Accademia, una importantissima operazione che ci ha permesso di intervenire sulla parte strutturale del meraviglioso edificio che ospita l’Accademia e di valorizzare così una parte significativa del nostro patrimonio. Il primo posto in classifica – ha concluso il presidente – , ottenuto grazie alla straordinaria sensibilizzazione della città e di quanti comprendono il peso della nostra istituzione, ci fa esultare ancora di più se guardiamo al rilievo degli altri competitori. Possiamo definirla la vittoria di Davide contro Golia». Casani ha infine annunciato: «L’Accademia continuerà nell’opera di restauro del proprio patrimonio utilizzando la splendida legge Art bonus. Pertanto, anche il prossimo anno saremo in gara per il premio». «Vogliamo sostenere con tutte le nostre forze il nuovo indirizzo dell’Accademia – ha detto il sindaco De Pasquale –. A ottobre, la città è stata nominata città creativa dall’Unesco per la lavorazione artigianale del marmo. Il riconoscimento di oggi per l’Accademia – ha concluso – fa il paio con quello dell’Unesco. Cos’è la creatività senza humus? L’Accademia è il terreno fertile e un trampolino di lancio per la creatività». Hanno ricevuto una targa di riconoscimento i mecenati che hanno sostenuto il progetto vincitore: Barattini Marmi, Cibart, Cmm, Costa Paolo & Company, Errebi marmi, Gmc, Italmarble Pocai, Sec società escavazione Calacata, Studi d’arte cave Michelangelo, Carlo Telara ed Elisabetta Figaia in ricordo del padre Giovanni. Grandela.  Soddisfazione di Cosimo Ferri che parla di «Un rilancio importante per l’Accademia e per tutto il territorio che avvicina il mondo delle imprese all’arte e alla cultura e che conferma il valore del marmo che con le sue industrie riesce a sviluppare progetti di lavoro economici, culturali e anche sociali. La strada è quella di vedere il marmo come un bene che unisca e che non divida. Penso che questo riconoscimento si aggiunga a quello ottenuto come città creativa Unesco, in cui è stato importante l’impegno dell’amministrazione e del Governo».